sabato 23 aprile 2022

Arte ed economia

Se studiamo la storia dell’arte come fenomeno economico,  scopriamo che c’e’ una prima fase, detta “classica”, che si protrae circa fino al rinascimento/barocco, nella quale l’arte ha un solo, semplice scopo economico: aumentare il valore immobiliare.

Non si tratta tanto del fenomeno del mecenatismo: e possiamo osservare facilmente che per tutto questo periodo l’arte si concentra completamente nelle zone ricche, nelle case dei ricchi, nelle terre dei ricchi, nelle mani dei ricchi. Non si trova neppure un debole accenno di arte, sia pure a scopi amatoriali, dentro le case dei meno ricchi.

Il motivo e’ semplice: il mecenatismo aveva uno scopo economico. Aumentare il valore immobiliare di un palazzo, di un quartiere, di una citta’.

URIEL BLOG

venerdì 22 aprile 2022

Giudizi storici

Ogni volta che si è voluto giudicare un uomo di Stato come si giudica un cittadino, si è incappati in un’accusa ineludibile: il fatto che sono i vincitori che giudicano i vinti. 

I vincitori, non un potere terzo che del resto non è mai esistito.

GIANNI PARDO

lunedì 18 aprile 2022

La Cina di oggi

La Cina di oggi è una grande potenza che, a differenza della Russia, non affama la propria popolazione pur di armarsi, ma è abbastanza ricca per avere il burro, i cannoni, e anche le vacanze all’estero. 

Il livello di vita, dai tempi di Mao, si è moltiplicato non so più per quale cifra. Ha la serenità della belva che siede al top della scala alimentare. Ed oggi ha già mangiato. 

Certo, deve tenersi buoni gli Stati Uniti, perché sono una grande potenza economica, militare e tecnologica. Ma soprattutto perché sono buoni clienti. Anzi, insostituibili clienti. 

Né la Cina ha difficoltà, in questo. Perché è estremamente pragmatica. Persegue i suoi scopi con estremo realismo. Non cercherà mai di ottenere ciò che è molto costoso, perché tiene costantemente conto del dare e dell’avere. 

All’Europa qualcuno ha potuto illustrare l’impresa delle Crociate come qualcosa di doveroso; la Cina, se fosse stata in Europa, avrebbe chiesto: “E io che ci guadagno?”

GIANNI PARDO

martedì 12 aprile 2022

Scorte di magazzino

Dall’inizio degli anni ’90 la parola d’ordine tra l’industria, alcuni governi e anche alcune organizzazioni di servizi non profit è stata “snello” (“lean”). Gestire organizzazioni snelle  –  (senza scorte di magazzino - NdR) – è stato un modo per migliorare la redditività, riducendo i costi e snellendo i processi per far sì che le organizzazioni facciano di più con meno. (...)

Si pensa che la civiltà, cioè la congregazione di persone in grandi insediamenti che chiamiamo città, debba le sue origini in parte all’invenzione dell’agricoltura. Coltivando eccedenze di colture alimentari, gli agricoltori hanno permesso la creazione di una classe urbana non agricola che si è impegnata in tutti i tipi di attività culturali, governative e commerciali. Queste attività ora occupano la stragrande maggioranza delle persone nelle economie avanzate.

Di anno in anno i nuovi insediamenti delle antiche civiltà assicuravano la loro continuità attraverso una misura molto importante: l’immagazzinamento delle colture alimentari in eccesso, specialmente il grano. Questo permetteva di sopravvivere a un cattivo raccolto o anche due o tre senza affrontare il collasso.

Che suprema ironia quindi che la conditio sine qua non della civiltà – mantenere un deposito di materiali essenziali – sia considerata ai nostri giorni una fonte di inefficienza e di spreco da evitare a tutti i costi.

KURT COBB

 

mercoledì 6 aprile 2022

Guerra

La guerra è una faccenda che appartiene alla Storia, e si cristallizza lì, senza insegnare a nessuno il modo di non fare altre guerre. (...)

Così succede che la guerra infetta ogni cosa. In guerra fanno carriera i peggiori, gli istinti più orribili vengono premiati, incoraggiati, l’assenza di pietà è un notevole valore, come si è visto in ogni posto dove sia passata.

 E dietro, nelle retrovie – anche questo si sa da sempre – fanno affari i più cinici, quelli che scommettono sul prolungarsi del conflitto, che cementano nazionalismi, che soffiano sul fuoco, che vendono armi, eccetera eccetera.  

ALESSANDRO ROBECCHI

domenica 3 aprile 2022

Il picco dell'Agricoltura

E’ possibile (anche se non certo) che il 2019 sia stato il picco della produzione agricola e industriale.  

Se fosse così, probabilmente intorno al 2030 comincerà un decremento demografico guidato soprattutto dalla contrazione dei servizi sanitari internazionali, malnutrizione, siccità, sommosse e dal disperato tentativo dei paesi del “Nord del Mondo” di arginare le decine, se non centinaia di milioni di persone che cercheranno scampo in zone già ampiamente sovrappopolate ed impoverite. 

Certo, ci saranno differenze importanti a seconda dei paesi e delle classi sociali, ma il quadro di riferimento generale lascia poco spazio per ipotesi diverse dal momento che, se anche volessimo finalmente fare qualcosa di utile, sarebbe in gran parte troppo tardi.

JACOPO SIMONETTA

venerdì 1 aprile 2022

Russia e Occidente

Le gravi sanzioni economiche e finanziarie alla Russia, in particolare il divieto di utilizzare per i pagamenti il sistema di transazione interbancario Swift e il congelamento delle riserve depositate dalla Banca centrale russa presso le altre Banche centrali, da una parte appaiono esorbitanti e sproporzionate, e d’altra parte sembrano danneggiare di rimbalzo le stesse economie europee. 

Tale atteggiamento bellicoso delle cancellerie occidentali (compreso l’invio di armi), per nulla orientato a trovare a una soluzione diplomatica al conflitto, fa sospettare che nasconda un’intenzione non dichiarata. Lo stesso si può dire per l’atteggiamento apparentemente “suicida” del governo ucraino, evidentemente eterodiretto, che sembra porsi l’obbiettivo di prolungare e rendere il conflitto più cruento, coinvolgendo i civili, così da suscitare una reazione emotiva anti-russa.

E il piano perseguito, secondo alcuni, sarebbe appunto quello di “staccare l’Europa dalla Russia” in modo definitivo, e costruire una “cortina di ferro economica” che divida il mondo il due blocchi: il capitalismo occidentale da una parte, e il tutto resto dall’altra parte.

ALCESTE DE AMBRIS