giovedì 29 dicembre 2022

Jacques Monod

COMMENTI e CITAZIONI dal LIBRO "IL CASO E LA NECESSITA'" di JACQUES MONOD

<< La conoscenza è stata sempre il primo passo per l'agire, per l'etica. Oggi che la scienza ci offre una nuova visione del mondo, mettendoci di fronte alla cogente accettazione che le azioni umane sono determinate e che nella vita dell'uomo biologico predomina il caso è il momento di impostare nuovi valori etici per la stessa conoscenza:

«L'etica della conoscenza ossia l'accettazione ossia la consapevolezza della necessità del caso di un caso prolungato sia a livello biologico che a livello comportamentistico può riscattare l'uomo dalla falsità dei modelli animisti e materialisti»

Bisogna quindi andare oltre una concezione animistica di una realtà dove si attribuiscono proprietà spirituali a determinate realtà materiali così come superare la visione di una vita umana impostata secondo i valori rigidamente ed esclusivamente materiali rivelati dalla nuova scienza. 

Le moderne società hanno approfittato del progresso scientifico:
«Nell'arco di tre secoli la scienza, fondata sul postulato di oggettività, ha conquistato il suo posto nella società: nella pratica ma non nelle anime. Le società moderne sono costruite sulla scienza. Le devono la loro ricchezza, la loro potenza e la certezza che ricchezze e potenze ancora maggiori saranno in un domani accessibili all'uomo, se egli lo vorrà [...]. Le società moderne hanno accettato le ricchezze e i poteri che la scienza svelava loro, hanno appena inteso ma non accettato il messaggio più profondo della scienza: la definizione di una nuova e unica fonte di verità, l'esigenza di una revisione totale delle basi dell'etica...»

Ma le società moderne non si sono rese conto che questa nuova conoscenza implicava anche l'accettazione di nuovi valori etici poiché quelli antichi erano stati eliminati proprio dal progresso del sapere scientifico:
«Le società moderne devono la loro potenza materiale a quest'etica fondatrice della conoscenza, e la loro debolezza morale ai sistemi di valori, distrutti dalla conoscenza stessa e ai quali esse tentano ancora di riferirsi. Questa contraddizione è fatale, e scava quella voragine che vediamo aprirsi sotto di noi»; le società attuali hanno voluto ignorare questi nuovi valori e hanno continuato a interpretare il mondo secondo la «tradizione animistica», non volendo abbandonare «l'"antica alleanza"» tra le verità rivelate dalla scienza e i tradizionali valori etici, ormai obsoleti, e accettare «la necessità di stringerne una nuova...Provviste di ogni potere, dotate di tutte le ricchezze che la scienza offre loro, le nostre società tentano ancora di vivere e di insegnare sistemi di valori, già minati alla base da questa stessa scienza.»

La scienza moderna ha mostrato l'insanabile opposizione tra le verità oggettive empiricamente dimostrate e il mondo dei valori individuali: il suo inarrestabile progresso ha rotto il patto, l' "antica alleanza" che l'uomo aveva stretto con la natura concependola animisticamente. Nel mondo aristotelico l'uomo credeva di avere il suo posto al culmine della natura: in quanto essere vivente e conoscente la natura, questa era costituita a sua misura, anzi egli era alla cima della piramide naturale i cui gradini inferiori gli offrivano le infinite potenzialità per il suo sviluppo.

Ora invece l'uomo finalmente sa di essere solo nell'immensità indifferente dell'Universo da cui è emerso per caso. La scienza moderna «rivela all'uomo che egli è un accidente, quasi un estraneo nell'universo e riduce l'antica alleanza tra lui e il resto della creazione a un filo tenue e fragile.»

«Il caso strappa il vivente dall'ordine inanimato della natura, come se la morte gli concedesse una dilazione, collocandolo però al margine di un universo di cui non costituisce che un'arbitraria particolarità»

«L'etica della conoscenza sia l'unico atteggiamento, razionale e a un tempo deliberatamente idealistico, su cui si potrebbe costruire un vero socialismo».

Abbandonata la concezione materialista della storia del socialismo marxista, con il suo «profetismo storicistico fondato sul materialismo dialettico» la nuova etica sarà il fondamento di una rinnovata politica per l'uomo che «liberato sempre più dai vincoli materiali e dalle schiavitù menzognere dell'animismo, [...] potrebbe finalmente vivere in modo autentico, difeso da istituzioni che, scorgendo in lui a un tempo il suddito e il creatore del Regno, dovrebbero servirlo nella sua essenza più unica e più preziosa.»

«Questa è forse un'utopia. Ma non è un sogno incoerente. È un'idea che si impone grazie alla sola forza della sua coerenza logica. È la conclusione a cui necessariamente conduce la ricerca dell'autenticità. L'antica alleanza è infranta; l'uomo finalmente sa di essere solo nell'immensità indifferente dell'Universo da cui è emerso per caso. Il suo dovere, come il suo destino, non è scritto in nessun luogo. A lui la scelta tra il Regno e le tenebre.»  >>

sabato 10 dicembre 2022

Scherzi da Prete

 CARTELLI VERAMENTE ESPOSTI IN UNA PARROCCHIA

 

- Ricordate nella preghiera tutti quanti sono stanchi e sfiduciati della nostra parrocchia.

- Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un'area attrezzata per i bambini!

- Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.

- Il gruppo dei volontari ha deposto tutti gli indumenti. Ora li potrete vedere nel salone parrocchiale.

- Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.

- Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce giovedì sera alle 7. Per cortesia usate la porta sul retro.

- Venerdì sera alle 7 i bambini dell'oratorio presenteranno l'"Amleto" di Shakespeare nel salone della chiesa . La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.

- Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! È un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.

- Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".

- Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l'estate, con i ringraziamenti di tutta la parrocchia.

- Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!

- Il costo per la partecipazione al Convegno su "preghiera e digiuno" è comprensivo dei pasti

- Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.

- Il parroco accenderà la sua candela da quella dell'altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco e voltandosi accenderà uno a uno i fedeli della prima fila.

venerdì 9 dicembre 2022

Habemus Papam (film)

 RECENSIONI TRATTE DAL WEB

 

<< Con Habemus Papam siamo di fronte al film più maturo di un regista che ha saputo conservare intatti il proprio segno inconfondibile e le tematiche che gli stanno da sempre a cuore integrandoli con grande intelligenza e sensibilità a uno sguardo che si allarga a una dimensione che afferma di non condividere ma che qui osserva con la giusta dose di ironia che si fonde con un profondo rispetto. 

Nanni Moretti qui torna con forza sul tema della profonda solitudine dell'essere umano ma sa che non la si può ipostatizzare assolutizzandola. C'è una bellissima scena (che potremmo definire 'morettiana doc') in cui, mentre sta facendo giocare i cardinali a pallavolo, l'analista afferma che la tremenda verità che Darwin ci ha lasciato è che nulla ha un senso. Proprio in quel momento lui, terapeuta privo dell'augusto paziente, sta cercando di darne uno a quegli uomini che non vengono descritti né alla Dan Brown né ridicolizzati. Si sorride e si ride certo anche delle loro debolezze ma sono e restano delle persone. 

Il Papa poi (interpretato da un sempre più grande Michel Piccoli) non è un uomo che dubita della propria fede come sarebbe stato facile pensare. Non è Pietro che, invitato da Cristo a camminare sull'acqua per raggiungerlo, affonda perché di fatto non crede al potere del suo Signore. Questo Papa, dallo sguardo intenso e dal sorriso luminoso, non è un pavido ma un umile. Conosce i propri limiti e anche le proprie passioni. Come quella del teatro che ha covato da sempre (qui il rimando, cambiato di segno, a Wojtyla sembra trasparente). 

È da questa consapevolezza che, progressivamente, gli deriva una grande forza. La forza di chi sa dire di no a Dio non per paura ma perché è convinto di non poterlo servire, attraverso l'umanità, come sarebbe necessario leggendo i segni dei tempi. Il Papa di Moretti si interroga e ci interroga, laici e credenti. >>

 

<< Il Film di Moretti, storia di una fuga impossibile, è un film complesso e stratificato. Mescola tragedia e commedia, generosità e melanconia, metafore e rimpianti, pessimismo e speranza, trovate geniali (nessuno tra i cardinali vuole essere eletto) e momenti banali, il senso del vuoto e la scissione tra Maschile e Femminile. 

Ha il suo atout in Piccoli, un'interpretazione memorabile, e collaboratori ineccepibili tra cui Alessandro Pesci (fotografia) e Paola Bizzarri (scene) che ha ricostruito gli interni del Vaticano in teatro. È forse il più importante, sicuramente il più ambizioso film di Moretti, ma non il più riuscito perché viziato dal suo narcisismo, quello per esempio che gli fa trascurare l'ex moglie psicoanalista di Brezzi e lo fa dilungare troppo nel torneo di pallavolo. >>

mercoledì 7 dicembre 2022

La Scatolina

EUGENIO – Maestro, tu sei sempre così tranquillo, così sereno. Ma come fai ? Io mi sento sempre stanco, stressato, angosciato.
MASTER –  Non mi stupisce. Succede a tanti.

EUGENIO – A te no però. Come fai ad evitarlo  ?
MASTER – Beh, è tutto merito di questa scatolina.

EUGENIO – Bella. Cos'è ? Un portafortuna ?
MASTER – No di certo. Non credo a certe cose, io.

EUGENIO - Ah, mi pareva. E allora ?
MASTER – Senti come tintinna ?

EUGENIO - Ma cosa diavolo c'è, lì dentro, maestro ?   Mi stai facendo morire di curiosità.
MASTER - Ecco qua.

EUGENIO - Due pastiglie bianche ?
MASTER – Esatto. Due piccole pastiglie bianche.

EUGENIO – Non è droga, vero ?
MASTER - Ma come puoi pensare una cosa simile ?

EUGENIO – Chiedo scusa. E allora ?
MASTER - Semplicemente un veleno.

EUGENIO - Un veleno ?
MASTER - Proprio. Un veleno mortale ma indolore.

EUGENIO - E a cosa serve ?
MASTER - Mi sembra ovvio. Per pensare al suicidio in caso di necessità.

EUGENIO - E questo ti fa sentire meglio ?
MASTER - Sicuro. Niente stress, niente angoscia, niente preoccupazioni.

EUGENIO - Spiegami un po' meglio.
MASTER - Da dove nascono lo stress, l'angoscia e le preoccupazioni che ci avvelenano la vita e ci fanno invecchiare più del necessario ?

EUGENIO - Da dove ?
MASTER - Dalla paura del futuro.

EUGENIO - Vero.
MASTER - Noi ci angosciamo perchè abbiamo paura che il futuro ci riservi sorprese negative, problemi che temiamo di non poter affrontare adeguatamente e che ci metteranno in crisi. In altre parole temiamo che il futuro possa essere così sgradevole da toglierci il piacere di vivere. A quel punto, che  cosa ci rimane ?

EUGENIO - Cosa ci rimane ?
MASTER - Il pensiero del suicidio, no ? Ed è proprio a quello che mi sono preparato io. Con la mia scatolina in tasca io sono tranquillo e sereno. Finchè la vita è positiva, me la godo; quando le cose, in futuro, si dovessero mettere così male da non sopportarle più, io tiro fuori la scatolina e....

EUGENIO - ... ti suicidi.
MASTER - Certo che no.

EUGENIO - Ma tu hai detto così.
MASTER - Nemmeno per idea. Ho detto che penso al suicidio, non che lo faccio. Mi limito a pensare al suicidio e questo mi fa stare meglio, perchè mi sento padrone della mia vita.

EUGENIO -  Accidenti. E... funziona ?
MASTER - Direi proprio di sì. Non l'hai detto tu, prima, che sono sempre tranquillo e sereno ? Che non mi vedi mai stressato ?

EUGENIO - Beh, sì.
MASTER - E allora vuol dire che funziona.

domenica 6 novembre 2022

Woody Allen e la vita al contrario

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. 

Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. 

Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. 

Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. 

Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

WOODY ALLEN

sabato 15 ottobre 2022

Il caso Spotlight (film)

(Recensioni dal web)

<< La formula (è quella) rodata del film di inchiesta giornalistica: accade tutto secondo manuale, in velocità, con poche pennellate efficaci per descrivere i personaggi, con tutti i muscoli del cervello impegnati nel braccio di ferro fra ricerca della verità, insabbiamenti ed ostacoli burocratici. Spot(light) su di un caso eclatante, grido accademico ma necessario ed appassionante. 

In opere così, il cinema è anche marginale: nel momento in cui il regista applica bene la formula, lo scopo è già dato. (...) È anche vero (però) che l’invettiva è operata attraverso sottolineature discrete (sguardi su bambini, sferzate ed allarmismi doverosi) e con una veemenza per raddrizzare i torti che compensa tante convenzioni.

La riuscita non può dimenticare le prove attoriali, il mimetismo sui caratteri originali che, ovviamente, in Italia si perde fra doppiaggio e non vicinanza a quella cronaca: Mark Ruffalo batte tutti, Michael Keaton, richiama un sé del passato che esiste filmicamente, vedere Cronisti d'Assallto. >>

 

<< (Il film) rende conto, con la limpidezza argomentativa propria di una cultura cinematografica (quella hollywoodiana, che non sacrifica comunque mai il lato spettacolare) delle subdole tecniche di persuasione, degli abusi anche piscologici esercitati dai ministri della Chiesa, delle sottili strategie per circoscrivere e neutralizzare le conseguenze pubbliche del fenomeno e puntualmente insabbiarlo attraverso laboriose procedure. (...)

La ricerca di testimoni e l’ottenimento della loro fiducia fanno comprendere ai giornalisti della testata le dimensioni reali del caso, quali segni questo ha lasciato sulle persone coinvolte (condannate a convivere con quell’esperienza per tutta la vita), quanto duro sia ingaggiare un confronto con un’istituzione come la Chiesa Cattolica. Cosa vuol dire, in definitiva, farle causa.

Il tutto narrato in modo piano e classico, con uso cosciente di cliché di genere e attraverso vari fili (i percorsi dei singoli giornalisti) con un rigoroso crescendo, senza patetismi (nessuna enfasi o svenevolezza) né trionfalismi (se è vero che sono il team e il suo lavoro il vero centro del film, non si tace sul fatto che il Boston Globe avesse evidenza degli avvenimenti già dieci anni prima dell'inchiesta), con superba resa delle dinamiche ambientali. 

Gli ottimi interpreti fanno il resto. >>

 

<< Il film di McCarthy divide il mondo in buoni e in cattivi, in bene e male, ma è necessario per comprendere il messaggio; tale divisione non toglie di profondità né ai personaggi né alla storia stessa che proprio per il rigore con cui è stata scritta arriva dritta allo spettatore, non è figlia di un superficiale manicheismo è invece figlia di un eroismo umano e “normale”. >>

domenica 25 settembre 2022

Legge Elettorale



Secondo me la legge elettorale migliore, almeno in Italia, è un proporzionale classico, con premio di maggioranza.
Funzionerebbe così: il 90 % dei seggi vengono assegnati col proporzionale puro. Poi si va al ballottaggio tra i primi 2 partiti e il vincitore si prende il restante 10 % dei seggi.
In aggiunta, per evitare eccessive frammentazioni, si può introdurre una soglia di sbarramento minimo al 3%.
Non si sono coalizioni, non ci sono pasticci e tutto viene deciso dal voto popolare diretto, sia al primo che al secondo turno.
Mi pare una legge semplice ma efficace. E comunque migliore di quelle che abbiamo avuto negli ultimi tempi (ma ci vuole poco).
LUMEN

lunedì 12 settembre 2022

Taxi Driver (film)

(Recensoni dal web)

Taxi Driver rappresenta uno dei punti apicali del cinema della New Hollywood. Fin dal 1967 all’interno del panorama Hollywoodiano si affermano nuovi autori, nuove modalità produttive e nuovi volti attoriali che andranno a sostituire quelli della Grande Hollywood. 

Taxi Driver si presenta come un amalgama perfettamente riuscito di tutte queste istanze. Al suo interno emergono in maniera ricorsiva, mordace le pulsioni storico/sociali che hanno contraddistinto gli Stati Uniti nella storia recente: il film di Scorsese è fondamentale anche perché riesce a farsi carico dell’onere di essere generazionale, figlio legittimo della contestazione. La società americana mostra attraverso il film la sua ferita indelebile, la sua debolezza, la sua mancanza di speranza che vede nella morte di Kennedy la matrice generativa. I “fatti di Dallas” hanno reso debole un popolo che si sentiva invincibile, hanno creato un vuoto in un mondo dove, senza eroi, ci si sente inesorabilmente spaesati. La contestazione, la morte di JFK, ma anche il Vietnam:  

Taxi Driver in fondo è anche un film sul reducismo, su un “eroe di guerra” che non riesce ad integrarsi nel mondo che ha abbandonato definitivamente dal momento che l’ha lasciato per andare in guerra, che non trova la tranquillità per addormentarsi, la cui insonnia lo trasporta in uno stato allucinatorio, che lo fa sprofondare definitivamente in uno stato d’alienazione per cui diventa normale anche far colazione con pane e whisky.

Un cinema rivoluzionario anche nell’uso del linguaggio e nei codici specifici filmici, figlio della lezione del cinema della modernità ed in particolare della Nouvelle Vague francese, che rimedia la decostruzione del montaggio grazie all’uso del jump cut e del piano sequenza.

I film della New Hollywood rappresentano anche una svolta del cinema americano verso il realismo ed in particolare l’attenzione per la città e il rapporto tra individuo e metropoli diventano due temi centrali, campi semantici che Taxi Driver implementa in modo esemplare: Travis Bikle (un De Niro strepitoso, vera icona del cinema di Scorsese degli anni settanta e non solo) tassista insonne, che sia aggira di notte in una New York distrutta dalla malavita e dalla prostituzione è diventata una figura archetipica dell’immaginario americano.

domenica 4 settembre 2022

Casablanca (film)

(Recensioni dal web) 

Classico dei classici, quintessenza del miglior cinema hollywoodiano, un racconto dai risvolti imprevedibili, emozionante nel pericolo e commovente nell'impossibile storia d'amore, con controcanto di dialoghi brillanti e delle note di "As time goes by" di Herman Hupfeld (e ‘La Marsigliese’ rivista da Max Steiner).

Magicamente baciato dalla contingenza storica, per cui il racconto su esiliati e rifugiati con leitmotiv del sacrificio si specchia nei molti “esuli” ingaggiati per il film. L’aura magica è anche figlia dell’alchimia fra una Ingrid Bergman seducente e un Humphrey Bogart con carattere ambiguo che segna il film (duro dal buon cuore, né eroe né malvagio, fa quel che va fatto), rinforzato da comprimari che svelano progressivamente le proprie propensioni (Sydney Greenstreet e Peter Lorre si riuniscono a Bogart dopo Il mistero del Falco).

Grande messinscena in studio (tranne sequenze all’aeroporto e panoramiche su Parigi), montaggio da manuale (Owen Marks, con Don Siegel incaricato della direzione e montaggio della seconda unità), sapiente uso della fotografia (Arthur Edeson, che fa miracoli con il viso della protagonista), prodigio di una sceneggiatura con, alla base, una commedia teatrale di Murray Burnett e Joan Alison mai rappresentata, incompleta durante le riprese e perfetta alla loro conclusione, con tira e molla fra le iniezioni politiche e melodrammatiche di Koch e la ricerca di momenti romantici da parte dei coniugi Epstein e del regista: la sinergia (governata dal produttore Hal B. Wallis) dà vita ad un’atmosfera penetrante, che culla fra dolcezza e mestizia.

A una sola settimana dalla fine delle riprese non c'era ancora un finale soddisfacente. Alla fine Philip e Julius Epstein trovarono la soluzione: Rick avrebbe ucciso Strasser per permettere la fuga di Ilsa e Victor in aereo e Renault lo avrebbe coperto pronunciando la nota battuta "Fermate i soliti sospetti"

Un successo di pubblico oltre le aspettative, che portò fino all’Oscar per il miglior film.

venerdì 19 agosto 2022

Le idi di Marzo (film)

(Recensioni dal web) 

Il risultato è un film di una bellezza sconvolgente. Perfetto nei meccanismi, straordinariamente interpretato (ogni attore, anche di supporto, si supera in bravura), con una sceneggiatura impeccabile. Un thriller politico maestoso, che parte lento ma che, dopo venti minuti, ti aggancia alla poltrona e non ti molla più.

Didascalismi tenuti a bada, attori super (Gosling, il pulitino che ti frega) e una drammaturgia tanto classica quanto efficace.

Clooney che si conferma un regista con idee e talento, onestà e rigore, costruisce un film classico, solido e appassionato anche grazie a uno straordinario cast che vede tra i protagonisti lo stesso George (in un ruolo più contenuto), l'astro nascente Ryan Gosling, due mostri sacri del calibro di Philip Seymour Hoffman e Paul Giamatti, Evan Rachel Wood e Marisa Tomei. (...) Tra i grandi temi del film c'è quello della seduzione: tutti i personaggi la usano come arma per ottenere ciò che vogliono, recitando un copione preciso. 

Nella pellicola c'è tutto il teatrino della politica cui siamo abituati: sondaggi da decriptare, nemici da affossare, tradimenti, alleanze imbarazzanti. E soprattutto il sesso, più o meno torbido, più pericoloso di un serpente a sonagli.

George Clooney ama i dialoghi ficcanti e si circonda di interpreti di provata bravura per sostenerli dimostrando, ancora una volta, di possedere un talento registico non comune nell’elaborazione del montaggio, nell’uso del commento sonoro, nel modo ricercato in cui incastra scene e piani narrativi.

domenica 7 agosto 2022

La Preghiera del Razionalista



Genoma nostro che sei dentro al nucleo,
sia conosciuto il tuo nome,
vengano le tue istruzioni,
sia fatta la tua volontà
come in ogni cellula, così nel fenotipo.

Dacci oggi la nostra energia quotidiana,
e tieni lontana da noi l'entropia
come noi la rimettiamo aumentata nell'ambiente;
e non abbandonarci all'obbligo della procreazione,
ma liberaci dalla sofferenza.

LUMEN

venerdì 15 luglio 2022

NBA - Pronostici 2022/23

I miei pronostici provvisori per la nuova stagione, a mercato non ancora concluso.

EST

PO sicuri
MIL - PHI - BOS - CHI - MIA

PO da conquistare
ATL - NYK - TOR - BRK - CLE

Lottery
ORL - WAS - CHA - DET - IND


WEST

PO sicuri
GSW - DEN - PHX - DAL - MEM

PO da conquistare
LAC - LAL - MIN - POR - NOP

Lottery
SAC - HOU - UTH - SAS - OKC

giovedì 7 luglio 2022

Riscaldamento e demografia

La storia del riscaldamento globale è un ottimo argomento per permettere ai verdi di sopravvivere e di contare politicamente a livello mondiale, ma sono loro stessi a non crederci, per lo meno nei termini catastrofici che strombazzano su tutti i media. 

Se ci credessero veramente, la loro battaglia anticonsumista e per una economia della redistribuzione basate solo sulle rinnovabili, verrebbe messa in secondo ordine rispetto al primo fattore all'origine del disastro ambientale: la sovrappopolazione umana del pianeta terra. L'equazione di Ehrlich mette al primo posto nell'Impatto sull'ambiente la popolazione umana. Ehrlich è molto chiaro al proposito: 

"L'immissione in atmosfera dei principali gas serra, anidride carbonica e metano, che possono modificare il clima e rovinare la produzione agricola, non è facile da correggere. La concentrazione atmosferica di questi gas è strettamente legata alle dimensioni della popolazione. Conseguentemente, non c'è nessun metodo pratico per ottenere la necessaria riduzione dell'emissione di questi gas senza un controllo demografico ".

AGOBIT

lunedì 4 luglio 2022

Fattore umano

Il controllo sulla vita (del popolo) è sempre stato uno strumento nelle mani del capitale. 

Il fattore umano è il più variabile tra i mezzi di produzione e, pertanto, fin dagli esordi, il capitale ha cercato di assoggettarlo, quindi di sostituirlo con la macchina e, infine, di stravolgerne la stessa essenza, rendendolo programmabile, rispondente ad impulsi meccanici, orientabile nei propri desideri e prevedibile quanto ai consumi futuri. 

Si tratta dell’alienazione e della reificazione già ampiamente presenti nel pensiero di Marx, poi ripresi in varie declinazioni da molti filosofi successivi.

LUCA DINELLI

domenica 3 luglio 2022

Acquedotti

Non piove, non nevica d’inverno, i fiumi sono vuoti, gli invasi calano, i sindaci si scervellano per inventare soluzioni, razionamenti, regole. 

Di colpo si discute animatamente sull’uso che facciamo dell’acqua. (...) E questa è una parte del problema, su cui molti riflettono. 

Poi c’è l’altra parte: su dieci litri d’acqua che entrano nella nostra rete di distribuzione, quattro vanno persi, oltre il quaranta per cento, perché la rete è un colabrodo, gli investimenti non si sono fatti, l’acqua piovana non viene  sfruttata, gli sprechi sono enormi, la politica non fa il suo mestiere.

Insomma, può risultare irritante l’accorato appello al risparmio e alla frugalità liquida se chi dovrebbe garantire l’approvvigionamento se ne fotte alla grande, non investe, non decide nuovi invasi, non sistema le condutture.

ALESSANDRO ROBECCHI


lunedì 27 giugno 2022

Sinistra Americana

Negli USA non esiste una sinistra, esistono i liberal. E i liberal non sono “di sinistra” nel senso in cui il termine viene inteso. Possiamo rappresentare la differenza tra una persona di sinistra e un liberal americano in questo modo:

Se dico ad una persona di sinistra che 100 persone possiedono l’80% delle risorse, una persona di sinistra dice che le risorse vanno redistribuite fra tutti. Un liberal americano vi dice che di quei 100, 50 devono essere donne, 13 negri, e due GLBT.

La differenza, cioe’, e’ che mentre la sinistra europea si sforza di rappresentare classi sociali che sono orizzontali, la pseudosinistra americana opera una distinzione verticale, per cui non esistono “poveri”, ma “poveri negri”, “poveri donne”, eccetera.

In pratica, gli oppressi americano implementano da soli la ricetta del divide et impera, senza nemmeno che siano le elite di oppressori a chiederlo. Si dividono e si rendono facili da dominare da soli.

URIEL BLOG

lunedì 20 giugno 2022

Criteri di tassazione

Se si guarda solo ai fatti, si vede tosto che i governi procurano di cavare dai loro contribuenti tutto ciò che possono, nè mai sono trattenuti dal non avere « bisogni » da soddisfare; unica remora è la resistenza dei contribuenti.
La scienza pratica delle finanze di un ministro non sta dunque punto nel ricercare dimostrazioni teoriche di teoremi e conseguenze ili principii. bensì essa sta tutta nel trovare modo di vincere tale resistenza, di spennare l’oca senza troppo farla gridare.
VILFREDO PARETO

mercoledì 15 giugno 2022

Filosofi

Sinora, quando si parlava di “intelligenza”, “pensiero” e “coscienza” a farla da padroni erano i filosofi. Ma poi e’ successo qualcosa. 

Ci sono vari campi della scienza che stanno approcciando il problema di come funzioni di preciso la mente umana, e tutti ne sanno piu’ dei filosofi. 

E quando i filosofi si sentono superati, cioe’ ormai quasi sempre, non fanno altro che alzare 'caciara' per gettare fango su quello che sanno gli altri.

URIEL BLOG

lunedì 13 giugno 2022

Europa e Globalizzazione

Alcune recenti questioni mettono in discussione due caratteristiche fondamentali dello sviluppo della globalizzazione, questa volta soprattutto europea: l’importazione di beni a basso costo (Cina) e l’importazione di energia a basso costo (Russia). 

Le sanzioni, ora, non fanno che peggiorare la situazione in quanto si favorisce direttamente il consolidamento dell’asse russo-cinese sul piano industriale ed energetico. Già la Cina ha (ancora non per molto data la nostra politica deflattiva) un costo del lavoro più basso, ora avrà anche un costo energetico più basso, in quanto molte delle fonti di energia che prima vendeva a noi ora la Russia le vende scontate alla Cina e anche all’India. 

Come noi cerchiamo fornitori alternativi (come se alcuni paesi dell’Africa fossero politicamente più stabili della Russia…), anche l’Orso cerca acquirenti alternativi. Avremo cioè molti prodotti “Made in China with Russian energy”, con una perdita di competitività delle nostre imprese.

GABRIELE GUZZI

venerdì 10 giugno 2022

Messi all'indice

Il XVI secolo è caratterizzato da due avvenimenti importanti e strettamente intrecciati tra di loro. E' il secolo della Riforma protestante e della reazione della Chiesa cattolica che cerca di limitare il diffondersi delle idee luterane in Italia. 

Ma è anche il secolo che vede un rapido sviluppo della stampa e della diffusione dei libri tra strati sociali che prima non potevano accedervi a causa del prezzo molto elevato dei manoscritti, con la rivoluzione introdotta dalla stampa a caratteri mobili.

Martin Lutero, avendone intuito il potenziale, utilizza la stampa come veicolo per diffondere le sue idee. La Chiesa cattolica reagisce dando battaglia sullo stesso terreno, imponendo restrizioni e divieti su ciò che si poteva pubblicare. 

Nel 1559 il Papa promulga il primo Indice dei libri proibiti in cui venivano elencate le opere che non potevano essere né pubblicate né lette. Dopo il primo Indice, ne seguono altri che ampliano la portata delle proibizioni, inizialmente concentrate sui libri con tematiche religiose, a generi letterari diversi, generando un clima di grande incertezza.

LA VOCE INFO

giovedì 9 giugno 2022

Marxismo

Il marxismo non è affatto in primo luogo, come molti pensano, una dottrina economica. È innanzi tutto una teoria sociale il cui nocciolo è “l’umanesimo marxista”. 

A parere di Karl Marx, la società nata dalla rivoluzione industriale e dalla Rivoluzione Borghese del 1789, si è rivelata ingiusta. Questo filosofo aveva sotto gli occhi la Germania e la Francia della metà del XIX secolo e se le rappresentava come un sistema in cui panciuti borghesi capitalisti se la godevano mentre i proletari sudavano per un tozzo di pane. 

Egli piangeva soprattutto sui contadini che lasciavano le campagne per divenire gli schiavi dei nuovi opifici. Dimenticando che, se i contadini lasciavano le campagne per le fabbriche, era perché nei campi si faticava di più e si guadagnava di meno.

A Marx andava per traverso che nell’industria guadagnasse più di tutti proprio il padrone, colui che, pur avendo fondato l’impresa, ora non lavorava. E questo gli pareva ingiusto.  Al filosofo, a quanto pare, non passò mai per la mente il concetto di “rischio di impresa”.

GIANNI PARDO

domenica 5 giugno 2022

Deep State

Gli anni del Covid sono stati il più grande trionfo dello Stato amministrativo da quando Luigi XIV costruì Versailles.

Lo Stato amministrativo è il metastrato dello Stato politico che si immagina invulnerabile alla supervisione giuridica e legislativa. Si considera anche immortale: non può morire, indipendentemente da chi viene eletto. Questo strato dello Stato ha assunto gradualmente sempre più potere negli ultimi cento anni di guerre e altre crisi, compresa quella attuale con le malattie pandemiche.

Questo meta-strato dello Stato, che opera al di fuori della politica elettorale, ha avuto una giornata campale con il Covid, guadagnando potere, emanando editti e ottenendo nuovi finanziamenti. Non è una “teoria della cospirazione” osservare che questa tendenza esiste e che lo Stato ha i suoi interessi che non sono sempre perfettamente in accordo con l’interesse pubblico. 

JEFFREY TUCKER

giovedì 2 giugno 2022

Furto e distruzione

Tutte le religioni e tutte le legislazioni sono contro il furto e tuttavia, dal punto di vista economico. il ladro non rappresenta il male peggiore. 

Se egli ruba un’automobile e poi se ne serve per fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, andare in gita fuori porta o recarsi al lavoro (se oltre a rubare lavora), quell’automobile, dal punto di vista economico, rappresenta ancora un fattore di ricchezza per la società. Il ladro pagherà le accise sulla benzina, l’Iva sui pezzi di ricambio o sul lavoro del meccanico, e via dicendo.

Il massimo danno – economicamente – non si ha se A ruba la cosa di B, ma se la distrugge. Perché quella è una perdita netta per tutti. La distruzione di un bene è più stupida e più immorale del furto.  

GIANNI PARDO

martedì 31 maggio 2022

De-globalizzazione

La vittima più illustre della guerra in Ucraina è il processo di globalizzazione. In effetti, la de-globalizzazione era già cominciata alla chetichella una decina di anni addietro, ma prima il Covid, poi una serie di incidenti ed infine l’invasione dell’Ucraina ne hanno accelerato notevolmente il corso. 

Una buona notizia, visti i danni che la globalizzazione ha fatto, ma non priva di contropartite pesanti. Amalgamare tutte le economie del mondo in un unico titanico sforzo estrattivo è ciò che ha permesso di sfruttare risorse altrimenti irraggiungibili ed aprire nuovi mercati ad una sistema economico che se non cresce muore. 

La deblobalizzazione chiuderà definitivamente le restanti opportunità di crescita in quasi tutti i campi, accelerando invece i tempi di una decrescita che sarà tanto più tumultuosa e dura, quanto più ci ostineremo ad ignorare il fatto che quale che sia il costo della decrescita, sarà sempre meno peggio del costo dell’ostinarsi a sognare una crescita che in Occidente è finita da decenni e che nel resto sta finendo proprio ora, sotto i nostri occhi.

JACOPO SIMONETTA

lunedì 30 maggio 2022

Armi biologiche

La “guerra biologica” è qualcosa che i governi delle potenze mondiali considerano molto seriamente. (...)  Ma che cosa possono fare veramente le armi biologiche? 

Fino a ora, non c’è mai stato un caso in cui sono state effettivamente utilizzate e non è detto che sia facile crearle. Potrebbe essere addirittura impossibile. 

Un altro punto interessante è quello delle nostre difese biologiche innate. Quelle che hanno avuto “eoni” di tempo per evolversi in modo tale da proteggerci dai germi in modo ottimale. 

Per quelli che cercano di mettere a punto un’arma biologica efficace, il sistema immunitario è un grosso ostacolo, forse un ostacolo insormontabile (e meno male!!).

UGO BARDI

sabato 28 maggio 2022

Una perla di D'Annunzio

LA PASSEGGIATA

Voi non mi amate ed io non vi amo. Pure
qualche dolcezza è ne la nostra vita
da ieri: una dolcezza indefinita
che vela un poco, sembra, le sventure
nostre e le fa, sembra, quasi lontane.
 
Ben, ieri, mi sembravano lontane
mentre io parlava, mentre io v’ascoltava,
e il mare in calma a pena a pena ansava,
ed eran quei vapori come lane
di agnelli, sparsi in un benigno cielo.
 
Mi veniva da voi o da quel cielo
e da quel mare l’umile riposo?
Certo, in un punto, io fui quasi oblioso.
Lane di agnelli, gigli senza stelo,
vaghe bianche apparenze, in cielo, in mare...
 
Come leggero ai lidi ansava il mare!
Il vostro passo diventò più lento.
Come leggero anche! Ed io era attento
più al ritmo di quel passo o a quell’ansare,
o a le vostre parole, o al mio pensiero?
 
Parea che io non avessi alcun pensiero.
Non pensava. Sentiva, solamente.
Dite: non foste mai convalescente
in un aprile un po’ velato? È vero
che nulla al mondo, nulla è più soave?
 
Qualche cosa era in me, di quel soave.
Pure, voi non mi amate ed io non vi amo.
Pure, quando vi chiamo, io non vi chiamo
per nome. E il vostro nome è quel de l’Ave:
nome che pare un balsamo a la bocca!
 
Quando parlate, io non guardo la bocca
parlare, o al men non troppo guardo. Ascolto;
comprendo, vi rispondo. Il vostro volto
non muta se la mia mano vi tocca.
La vostra mano è quella che non dona.
 
Nulla di voi, nulla di voi si dona.
Però, nulla io vi chiedo, nulla attendo
se bene, debolmente sorridendo
come chi langue e pur non s’abbandona...
Oh, no! Voi eravate, ieri, stanca.
 
Voi eravate ieri molto stanca,
oh tanto che vi caddero di mano
i fiori. Non è vero che di mano
vi caddero le rose, tanto stanca
eravate? Così vi vedo ancóra.
 
E fate che così vi veda ancóra,
un’altra volta, un’altra volta sola.
Forse... Oh no. Sorridete. È una parola
vana questa che io dico. Voi, signora,
siete per me come un giardino chiuso.
 
Siete per me come un giardino chiuso,
dove nessuno è penetrato mai.
Di profondi invisibili rosai
giunge tale un divino odore effuso
che atterra ogni desìo di chi l’aspira.
 
Non ad altro la nostra anima aspira
che a una tristezza riposata, eguale.
Conosco il vostro portentoso male;
e il dolore ch’è in voi forse m’attira
più de la vostra bocca e dei capelli
 
vostri, dei grandi medusèi capelli
bruni come le brune foglie morte
ma vivi e fieri come l’angui attorte
de la Gorgone, io temo, se ribelli,
e pieni del terribile mistero.
 
Me non avvolgerà tanto mistero.
Dicono che nel folto de le chiome
voi abbiate una ciocca rossa come
una fiamma: nel folto chiusa. È vero?
Io la penso, e la veggo fiammeggiare.
 
La veggo stramente fiammeggiare
come un segno fatale. - O passione
arsa a quel fuoco! - Tutte le corone
de la terra non possono oscurare
quel segno unico. Voi siete l’Eccelsa.
 
Voi che passate, voi siete l’Eccelsa.
E passate così, per vie terrene!
Chi osa? Chi vi prende? Chi vi tiene?
Siete come una spada senza l’elsa,
pura e lucente, e non brandita mai...
 
Oh, dove sono giunto! Perché mai
vi dico queste cose? Perdonate
chi sogna. Perdonate, perdonate.
Il tramonto è una fiamma, e i marinai
cantano da le navi, e odora il mare.
 
Voi vedete: non è lo stesso mare
di ieri. Voi vedete: è un altro cielo.
Lane di agnelli, gigli senza stelo,
vaghe bianche apparenze, in cielo, in mare:
queste cose rispondon meglio a noi,
 
meglio a le nostre anime stanche. Noi
saremo paghi di qualche dolcezza
mite, noi cercheremo una tristezza
riposata ed eguale. Ed abbia i suoi
cieli velati Aprile, come ieri,
 
i suoi mari quieti, come ieri;
sì che possiamo noi recar lungh’essi
i lidi, o sotto gli alberi, sommessi
colloqui e sogni e taciti pensieri,
- o voi dal dolce nome che io non chiamo! -
 
perché voi non mi amate ed io non vi amo.

Gabriele D'Annunzio

mercoledì 25 maggio 2022

NBA - Decalogo per GM

Dieci regole di buon senso per gestire al meglio una squadra NBA:

1 - Il nostro obbiettivo è raggiungere i Play Off, non vincere il titolo. Quindi possiamo evitare le grandi stelle ed i loro stipendi spropositati. 

2 - Il totale dei salari dei giocatori a roster - esclusi quelli al minimo contrattuale - non deve mai superare il CAP

3 - Le scelte al draft si usano e non si scambiano.

4 - Le gerarchie dell'organizzazione devono essere chiare: prima viene la società, poi viene la società, poi viene il coach e poi vengono i giocatori.

5 - Nello spogliatoio nnn devono mai esserci delle teste di cavolo, anche se di talento.

6 - Non bisogna pagare i giocatori più di quello che valgono. Per sapere quanto offrire, basta elaborare una buona formula che trasformi i dati statistici (compresi quelli avanzati) in salario. 

7 - Si gioca sempre per vincere. Il thanking non è una opzione per la nostra squadra.

8 - I contratti pluriennali devono avere salario costante o a scendere, mai a salire. 

9 -  Non si concedono contratti con Player Options

10 - I giocatori sotto contratto non si tagliano: si usano o si scambiano.


martedì 24 maggio 2022

Grandi Leader

Né i soldi né le intimidazioni possono fare molto per controllare i leader di alto livello: stanno cavalcando la tigre, lo sanno bene. Quindi non si possono permettere di apparire deboli o, peggio, come traditori dei loro paesi. 

Il sesso può essere uno strumento più efficace e la storia ci dice che molti politici potrebbero avere scheletri nei loro armadi. Ma i leader veramente potenti possono intimidire i loro critici e permettersi di essere donnaioli o pervertiti sessuali.

Quindi, accarezzare un ego esagerato può essere la migliore strategia per influenzare un leader. Tutti i leader dei paesi sono normalmente uomini solitari (molto raramente donne) circondati da persone che non hanno alcun interesse e nessuna convenienza a contraddirli. 

I leader più anziani possono essere particolarmente sensibili a questo approccio e, sicuramente, invecchiando, le loro capacità mentali non migliorano. Lev Tolstoj ci ha fornito una descrizione notevole di come Napoleone I abbia commesso errori incredibili semplicemente facendo le cose che aveva sempre fatto e poi scoprendo con orrore che queste cose non funzionavano più.

UGO BARDI

mercoledì 18 maggio 2022

I piani di Hitler

È vero che Hitler aveva una grande volontà di rivincita: e infatti nel 1940 impose che la resa della Francia fosse firmata nello stesso vagone ferroviario in cui ventidue anni prima la Germania aveva firmato la sua. 

Ma i suoi piani, quali risultavano da Mein Kampf, non includevano una tremenda vendetta nei confronti della Francia o la sua annessione al Reich. Prova ne sia che i francesi credettero, col governo Pétain, di potersela cavare a buon mercato, malgrado la sconfitta. (...)

A parere di Hitler, il Lebensraum, lo spazio vitale di cui la Germania aveva bisogno, avrebbe dovuto trovarlo ad est, colonizzando la Polonia e la Russia. Il dittatore disprezzava gli ebrei e gli slavi ma addirittura, per quanto riguarda ad esempio gli inglesi, quasi gli dispiacque trovarsi in guerra contro di loro: bianchi, ariani, occidentali e di lingua germanica, avrebbero dovuto essere almeno neutrali.

GIANNI PARDO

sabato 14 maggio 2022

Barzelletta

Siamo in Israele, dopo il successo fulminante nella Guerra dei Sei Giorni. 

Nel governo fanno il conto delle spese affrontate per gli armamenti e degli altri gravi problemi del Paese, e un ministro ha un’idea brillante: “Dichiariamo guerra agli Stati Uniti”. 

Gli altri lo guardano costernati: “Sei pazzo? Ci batterebbero in un paio d’ore”. “Appunto, dice quello. Dopo ci occuperebbero e penserebbero a tutto loro”. 

Il Primo Ministro lo guarda ironico. “Bel piano, veramente. E se poi vinciamo?”

mercoledì 11 maggio 2022

Tasso di natalità

Quando si dice che i tassi di natalità, ad esempio, sono alti in Africa o in Bangla Desh, ma troppo bassi in Europa si dice una menzogna colpevolmente nascosta. 

E’ vero infatti che la natalità è concentrata in certe aree, dove tra l’altro non vi sono risorse, ma poiché il mondo oggi è globalizzato, l’affermazione che la crescita demografica è riservata a certe zone è falsa. In passato, quando gli spostamenti di popolazione erano più rari e difficoltosi, le risorse locali (acqua, produzione agricola, alimentari, lavoro, sanità ecc.) fungevano da limitazione alla natalità.

Oggi questo non costituisce più impedimento alle alte natalità, in quanto i nuovi nati, spesso ancora minorenni, si trasferiscono (o meglio vengono trasferiti con vere e proprie tratte…) nelle aree dove possono trovare risorse adeguate (Europa essenzialmente).

AGOBIT

domenica 8 maggio 2022

Crisi energetica

L’aumento – in questo momento è praticamente il raddoppio – dei costi dell’energia, riverbera su tutte le attività economiche. Non è una cosa temporanea che finirà quando finisce la guerra in Ucraina (sperando che finisca presto). E’ una tendenza strutturale che è cominciata prima della guerra e durerà ancora per molto tempo. 

E non te la cavi semplicemente abbassando il termostato del riscaldamento di casa, come il governo ci ha raccontato. Nemmeno per idea: un privato cittadino può anche decidere di starsene al freddo indossando due paia di calzini di lana, ma non puoi far funzionare dei macchinari industriali usando dei calzini di lana. 

La produzione industriale richiede energia e molte attività che potevano dare dei profitti con un certo costo dell’energia non hanno più senso con i costi attuali, molto più alti.

UGO BARDI

martedì 3 maggio 2022

Vivere col sole

Negli ultimi decenni, ci siamo abituati a usare l'energia ogni volta che lo desideriamo. Ciò mette a repentaglio una rapida transizione, poiché l'abbinamento dei nostri attuali modelli di consumo alla fornitura rinnovabile richiederebbe un'enorme quantità di stoccaggio. Nel dibattito sulla transizione, questo è spesso considerato l'ostacolo chiave per raggiungere un sistema energetico privo di fossili.

In contrasto con le limitazioni biofisiche per salvare un clima ospitale, i nostri modelli di consumo non sono scontati. Possiamo e dobbiamo ripensare fondamentalmente al modo in cui utilizziamo l'energia. Seguendo il corso del sole, proprio come fanno i girasoli, possiamo programmare le nostre attività più energivore intorno a mezzogiorno e in estate, riducendo al minimo la domanda di notte e in inverno.

HARALD DESING

sabato 23 aprile 2022

Arte ed economia

Se studiamo la storia dell’arte come fenomeno economico,  scopriamo che c’e’ una prima fase, detta “classica”, che si protrae circa fino al rinascimento/barocco, nella quale l’arte ha un solo, semplice scopo economico: aumentare il valore immobiliare.

Non si tratta tanto del fenomeno del mecenatismo: e possiamo osservare facilmente che per tutto questo periodo l’arte si concentra completamente nelle zone ricche, nelle case dei ricchi, nelle terre dei ricchi, nelle mani dei ricchi. Non si trova neppure un debole accenno di arte, sia pure a scopi amatoriali, dentro le case dei meno ricchi.

Il motivo e’ semplice: il mecenatismo aveva uno scopo economico. Aumentare il valore immobiliare di un palazzo, di un quartiere, di una citta’.

URIEL BLOG

venerdì 22 aprile 2022

Giudizi storici

Ogni volta che si è voluto giudicare un uomo di Stato come si giudica un cittadino, si è incappati in un’accusa ineludibile: il fatto che sono i vincitori che giudicano i vinti. 

I vincitori, non un potere terzo che del resto non è mai esistito.

GIANNI PARDO

lunedì 18 aprile 2022

La Cina di oggi

La Cina di oggi è una grande potenza che, a differenza della Russia, non affama la propria popolazione pur di armarsi, ma è abbastanza ricca per avere il burro, i cannoni, e anche le vacanze all’estero. 

Il livello di vita, dai tempi di Mao, si è moltiplicato non so più per quale cifra. Ha la serenità della belva che siede al top della scala alimentare. Ed oggi ha già mangiato. 

Certo, deve tenersi buoni gli Stati Uniti, perché sono una grande potenza economica, militare e tecnologica. Ma soprattutto perché sono buoni clienti. Anzi, insostituibili clienti. 

Né la Cina ha difficoltà, in questo. Perché è estremamente pragmatica. Persegue i suoi scopi con estremo realismo. Non cercherà mai di ottenere ciò che è molto costoso, perché tiene costantemente conto del dare e dell’avere. 

All’Europa qualcuno ha potuto illustrare l’impresa delle Crociate come qualcosa di doveroso; la Cina, se fosse stata in Europa, avrebbe chiesto: “E io che ci guadagno?”

GIANNI PARDO

martedì 12 aprile 2022

Scorte di magazzino

Dall’inizio degli anni ’90 la parola d’ordine tra l’industria, alcuni governi e anche alcune organizzazioni di servizi non profit è stata “snello” (“lean”). Gestire organizzazioni snelle  –  (senza scorte di magazzino - NdR) – è stato un modo per migliorare la redditività, riducendo i costi e snellendo i processi per far sì che le organizzazioni facciano di più con meno. (...)

Si pensa che la civiltà, cioè la congregazione di persone in grandi insediamenti che chiamiamo città, debba le sue origini in parte all’invenzione dell’agricoltura. Coltivando eccedenze di colture alimentari, gli agricoltori hanno permesso la creazione di una classe urbana non agricola che si è impegnata in tutti i tipi di attività culturali, governative e commerciali. Queste attività ora occupano la stragrande maggioranza delle persone nelle economie avanzate.

Di anno in anno i nuovi insediamenti delle antiche civiltà assicuravano la loro continuità attraverso una misura molto importante: l’immagazzinamento delle colture alimentari in eccesso, specialmente il grano. Questo permetteva di sopravvivere a un cattivo raccolto o anche due o tre senza affrontare il collasso.

Che suprema ironia quindi che la conditio sine qua non della civiltà – mantenere un deposito di materiali essenziali – sia considerata ai nostri giorni una fonte di inefficienza e di spreco da evitare a tutti i costi.

KURT COBB

 

mercoledì 6 aprile 2022

Guerra

La guerra è una faccenda che appartiene alla Storia, e si cristallizza lì, senza insegnare a nessuno il modo di non fare altre guerre. (...)

Così succede che la guerra infetta ogni cosa. In guerra fanno carriera i peggiori, gli istinti più orribili vengono premiati, incoraggiati, l’assenza di pietà è un notevole valore, come si è visto in ogni posto dove sia passata.

 E dietro, nelle retrovie – anche questo si sa da sempre – fanno affari i più cinici, quelli che scommettono sul prolungarsi del conflitto, che cementano nazionalismi, che soffiano sul fuoco, che vendono armi, eccetera eccetera.  

ALESSANDRO ROBECCHI

domenica 3 aprile 2022

Il picco dell'Agricoltura

E’ possibile (anche se non certo) che il 2019 sia stato il picco della produzione agricola e industriale.  

Se fosse così, probabilmente intorno al 2030 comincerà un decremento demografico guidato soprattutto dalla contrazione dei servizi sanitari internazionali, malnutrizione, siccità, sommosse e dal disperato tentativo dei paesi del “Nord del Mondo” di arginare le decine, se non centinaia di milioni di persone che cercheranno scampo in zone già ampiamente sovrappopolate ed impoverite. 

Certo, ci saranno differenze importanti a seconda dei paesi e delle classi sociali, ma il quadro di riferimento generale lascia poco spazio per ipotesi diverse dal momento che, se anche volessimo finalmente fare qualcosa di utile, sarebbe in gran parte troppo tardi.

JACOPO SIMONETTA

venerdì 1 aprile 2022

Russia e Occidente

Le gravi sanzioni economiche e finanziarie alla Russia, in particolare il divieto di utilizzare per i pagamenti il sistema di transazione interbancario Swift e il congelamento delle riserve depositate dalla Banca centrale russa presso le altre Banche centrali, da una parte appaiono esorbitanti e sproporzionate, e d’altra parte sembrano danneggiare di rimbalzo le stesse economie europee. 

Tale atteggiamento bellicoso delle cancellerie occidentali (compreso l’invio di armi), per nulla orientato a trovare a una soluzione diplomatica al conflitto, fa sospettare che nasconda un’intenzione non dichiarata. Lo stesso si può dire per l’atteggiamento apparentemente “suicida” del governo ucraino, evidentemente eterodiretto, che sembra porsi l’obbiettivo di prolungare e rendere il conflitto più cruento, coinvolgendo i civili, così da suscitare una reazione emotiva anti-russa.

E il piano perseguito, secondo alcuni, sarebbe appunto quello di “staccare l’Europa dalla Russia” in modo definitivo, e costruire una “cortina di ferro economica” che divida il mondo il due blocchi: il capitalismo occidentale da una parte, e il tutto resto dall’altra parte.

ALCESTE DE AMBRIS

lunedì 28 marzo 2022

Traslochi

I traslochi hanno la funzione psicologica di farci capire quanta roba abbiamo e chiedere se ci serve davvero. Se non fosse così stressante e dispendioso, sarebbe salutare farne uno ogni lustro. 

Come quelle purificazioni rituali o cancellazioni dei debiti che ogni società ha a intervalli più o meno stabiliti.

Rispolverare, conservare, donare, ricordare, eliminare, farci un esame di coscienza sul peso che lasceremo ai nostri discendenti, se sarà una buona eredità o robaccia da smaltire…

GAIA BARACETTI

mercoledì 23 marzo 2022

De-globalizzazione

Il decadimento quali/quantitativo dell’input energetico e gli effetti nocivi connessi con la crescente entropia mondiale renderanno le strutture economiche e sociali particolarmente complesse sempre meno sostenibili.    

Ciò significa che la de-globalizzazione che sta ora prendendo le mosse, accelererà e diverrà una tendenza inarrestabile nei prossimi decenni.   

Prima di festeggiare, consideriamo però che, se con la globalizzazione ci siamo fatti parecchio male, con la de-globalizzazione ci faremo peggio.

JACOPO SIMONETTA

domenica 20 marzo 2022

Armi nucleari

Le armi nucleari hanno un ciclo di vita costosissimo. I materiali fissili decadono, e degradano tutto quello che hanno attorno. 

I missili vanno smontati e ricostruiti, combustibile e comburente (quando c’e’) vanno sostituiti periodicamente. Costa un botto.

URIEL BLOG

sabato 19 marzo 2022

Soldi pubblici

Le notizie di questi giorni evidenziano una tendenza molto negativa della spesa pubblica ultimamente, quella di dare soldi ai produttori e ai consumatori, che più hanno più ricevono, anziché offrire politiche giuste e servizi pubblici per tutti. 

Ieri pedalavo in giro per Udine: la città è tutta un cantiere per via dei bonus, ma le strade sono tutte rotte, alberi e spazi verdi spariscono, i trasporti pubblici non migliorano. Ci vengono dati soldi per qualsiasi ca**ata, dai mobili alle vacanze all’automobile, ma le liste di attesa negli ospedali sono lunghissime e ogni visita un salasso. 

I soldi di bonus e contributi vanno ai più ricchi mentre gli altri vedono scomparire servizi e diritti. Burocrazia, intermediari parassitari e assurdi obblighi di legge erodono il guadagno e aumentano la spesa dei più piccoli, mentre i più grossi e organizzati si intascano vagonate di soldi pubblici. 

GAIA BARACETTI

martedì 15 marzo 2022

Ordine del Mondo

Non potendo avere un Ordine Mondiale universalmente riconosciuto o imposto, stabilito da un Sovrano e garante con la forza e l’autorevolezza di arbitro sovraordinato a tutti gli Stati, l’unica soluzione realistica è accettare la pluralità del mondo e circoscrivere, riconoscere alcune aree omogenee o spazi vitali – per dirla con la geopolitica, Carl Schmitt o più recentemente Samuel Huntington: l’Europa, gli Stati Uniti, l’America latina, la Russia, la Cina, l’India, il sud-est Asiatico, l’Africa, il Medio Oriente o civiltà islamica, l’Australia. 

Le grandi aree naturalmente possono essere intese diversamente, ma queste dieci ci sembrano le più indicative, a loro volta suddivise in altre aree minori. L’ordine mondiale non può che essere governato da rappresentanti di queste dieci realtà principali.

MARCELLO VENEZIANI

domenica 6 marzo 2022

Italia affollata

Ci sono pochi, perlopiù cittadini comuni, che osano sottolineare che l'Italia è già troppo affollata e che il lentissimo calo demografico che abbiamo iniziato a sperimentare negli ultimi anni potrebbe anche essere una buona cosa. Non sentirai mai un giornalista, accademico, per non parlare di un politico, dire qualcosa del genere.

La mia lettura della situazione è che tutto questo è principalmente colpa di una o due generazioni molto egoiste – per lo più i Boomer – che non vogliono rinunciare ai loro privilegi e rifiutano di capire che i loro figli, i nipoti che affermano di volere e l'ambiente stesso ne sta pagando un prezzo straordinario.

GAIA BARACETTI

mercoledì 2 marzo 2022

Energie alternative

Alcuni autori come Gail Tverberg ritengono che la REI (Industrial Electric Renewable) e il Nucleare siano semplicemente estensioni dei combustibili fossili. In breve, sono sistemi che possono fornire energia extra ma solo se sono disponibili combustibili fossili.  

Ed è un fatto che né il REI né il modello nucleare hanno mai completato il loro ciclo di vita (che comprende l'estrazione, la lavorazione, i processi di fabbricazione, l'assemblaggio e l'installazione, la manutenzione e, infine, lo smantellamento dei materiali) utilizzando solo energia rinnovabile o nucleare: il fatto è che molta energia fossile finisce sempre per entrare nel processo. 

Inutile dire che completare il ciclo di vita con la sola energia rinnovabile/nucleare è teoricamente possibile: la domanda è sapere come funziona nella pratica

Nel mondo reale, usare solo energia rinnovabile o nucleare in questi processi può aumentare enormemente i costi energetici, al punto che i sistemi che ne derivano cessano di essere fonti di energia e diventano pozzi di energia, cioè in tutto il processo si perde più energia di quella prodotta. 

ANTONIO TURIEL

lunedì 28 febbraio 2022

Partiti ad hoc

Spesso le classi dominanti, allo scopo di conservare il potere, fabbricano soggetti politici e leader il cui compito è occupare preventivamente lo spazio dell’opposizione, e ciò allo scopo di impedire che quello spazio venga rappresentato da soggetti effettivamente antisistemici.

MORENO PASQUINELLI

giovedì 24 febbraio 2022

Imperi e confini

I grandi imperi sono fragili perché le loro dimensioni li pongono dinanzi all’alternativa tra la tirannia e la frammentazione. Se gli Stati Uniti sono in una condizione eccezionalmente felice è,  innanzi tutto, per le frontiere. 

Ad est e ad ovest, due immensi oceani. A nord un Paese amico che, per certi versi, è la replica degli Stati Uniti. E comunque nessuno dei due ha interesse ad invadere l’altro. A sud un Paese, come il Messico, che se fosse annesso agli Stati Uniti gli procurerebbe più guai che vantaggi. E infatti il vecchio progetto è quello di erigere un muro per difendersi dai migranti in partenza da esso, un po’ come la Cina a suo tempo costruì la Grande Muraglia.

GIANNI PARDO

giovedì 17 febbraio 2022

Il ritorno del Nazionalismo

L’identitarismo nazionale e culturale dei vari fronti geopolitici, da quello russo all’afghano, dal vietnamita all’indiano, dall’iraniano all’ungherese, dal giapponese al brasiliano, farà il suo ingresso anche all’interno dell’Unione Europea, contrapponendosi anche qui all’Anglo-globalismo ormai in ritirata irreversibile ed anche ad ogni nuova eventuale forma di Globalismo, che potrebbe questa volta arrivare dall’Estremo Oriente rosso, con la possibile benedizione del Vaticano universalistico, di fazioni dell’elite finanziaria e militare occidentale e di Davos. 

La partita tra Identitari e Globalisti sarà lunga e secolare, è appena iniziata. 

SITO di SOLLEVAZIONE

mercoledì 9 febbraio 2022

La Repubblica delle pensioni

 Il primo articolo della costituzione italiana recita: L' Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro . Per quanto ne so, questa enfasi sul lavoro nel primo articolo è unica tra le democrazie occidentali. Dice qualcosa di profondo e significativo su chi vogliamo essere come società e su cosa vogliamo valorizzare.

L'ironia è che, guardando l'Italia adesso, non lo indovineresti mai. Solo circa un terzo della popolazione italiana è ufficialmente occupata; tra la popolazione in età lavorativa, l'Italia ha uno dei tassi di occupazione più bassi d'Europa.  

Un sociologo italiano, Luca Ricolfi, ha dedicato un libro alla spiegazione del paradosso di un Paese dove tutti vivono alla grande ma nessuno sembra lavorare. Come fa notare, una piccola coorte di lavoratori (e tanti schiavi di fatto ) sostiene un gran numero non tanto di figli, quanto di coniugi, anziani e disoccupati.  

A volte mi chiedo se sia il caso di riformulare invece il nostro famoso primo articolo da leggere: L'Italia è una Repubblica democratica fondata sulle pensioni.

GAIA BARACETTI

lunedì 7 febbraio 2022

Scuola e jogging

La scuola non deve formare buoni professionisti (o lavoratori). Questa roba va fermata. La scuola e’ pagata dallo stato e deve formare CITTADINI.  Se poi l’imprenditore vuole che sappiano usare un tornio, non deve fare altro che sborsare la lira e formarli in azienda.

Ma ormai si e’ diffusa la storia che la scuola deve “servire” a lavorare. E’ come se io chiedessi ad un tizio che fa jogging dove sta andando di preciso, e perche’. La risposta sara’ che correre non gli serve per andare da qualche parte, ma ad avere gambe migliori.

Allo stesso modo, allo studente deve essere tolta dalla testa l’idea che quel che studia “gli serve”: quel che studia gli serve ad allenare un cervello migliore. Esattamente come lo jogging non serve ad andare da qualche parte, ma ad avere gambe migliori.

URIEL

sabato 5 febbraio 2022

Predator

La funzione complessiva dei predatori negli ecosistemi sembrerebbe non pienamente compresa. Ho avuto modo, nei mesi scorsi, di visionare un documentario sul ‘Fattore Paura’, connesso alla presenza di predatori. Il documentario descrive come sia stato necessaria la reintroduzione di uno specifico carnivoro (il licaone), in una riserva naturale africana devastata da decenni di guerre, per riequilibrare una popolazione di antilopi d’acqua fuori controllo.

Si è osservato come la presenza dei predatori influenzi a più livelli i comportamenti delle specie predate. Nello specifico, le antilopi che si erano spinte a pascolare nelle pianure, decuplicando ila popolazione della situazione pre-bellica, con la ricomparsa dei licaoni sono tornate a nascondersi nelle boscaglie. Questo ha influito sia sulla dieta che sulle abitudini riproduttive della specie predata, portando ad una riduzione della popolazione molto maggiore di quella dovuta ai semplici abbattimenti. (...)

L’assenza di predazione ha portato all’emergere di profili comportamentali diversi da quelli selezionati in natura, operando una selezione patologica degli individui, in ultima istanza premiando caratteristiche indesiderate che hanno finito col portare la colonia all’estinzione.

MAMMIFERO BIPEDE

lunedì 31 gennaio 2022

Democrazia

Ci si chiede spesso se i politici siano / debbano essere migliori del popolo che rappresentano. Alla fine però questa è una discussione sterile che non porta molto lontano. L’unica cosa da fare è cercare di essere i cittadini migliori che possiamo essere. 

La democrazia non consiste solo in elezioni e rappresentanza; la democrazia è anche tante altre cose, tra cui partecipazione a tutti i livelli nelle decisioni comuni e libertà di esprimere il proprio pensiero, il che comporta anche la responsabilità di informarsi e ragionare bene. 

Non bisognerebbe porsi il problema di trarre qualcosa di buono dalle disgrazie altrui, ma date un’occhiata a come si sta nei paesi in cui queste libertà mancano, per capire che nonostante l’indecorosa sceneggiata della settimana scorsa, abbiamo ancora qualcosa di prezioso da difendere e soprattutto utilizzare.

Gaia Baracetti

martedì 25 gennaio 2022

I tre universi morali

L’individuo passa, durante il suo sviluppo, per tre universi morali.

Dipendenza. In questa fase infantile il bambino dipende dagli adulti per il sostentamento, la protezione e lo sviluppo. Poiche’ dipende, sviluppa tutte le tecniche necessarie ad ottenere quel che gli serve. Un bambino e’ “competente” quando sviluppa tecniche (piangere, sbattere i piedi per terra, non mangiare, rompere oggetti, picchiare altri bambin) per ottenere dagli adulti quel che vuole lui.

Indipendenza. L’adolescente e’ ossessionato dall’indipendenza. Vuole smettere di dipendere, non vuole piu’ dipendere da nessuno , il messaggio che manda e’ che potrebbe farcela da solo. Non chiede nulla agli adulti se non di uscire dalla sua vita. E’ competente quando sviluppa le tecniche che consentono di farlo: studiare e trovare un lavoro, o trovare un lavoro e basta, rubare, imbrogliare sui voti, eccetera, qualsiasi cosa riduca la sua dipendenza dagli altri: per lui chiedere qualcosa e’ umiliante , e negoziare e’ gia’ una sconfitta.

Interdipendenza. L’adulto si e’ reso conto che non puo’ essere completamente indipendente con gli altri, e si attrezza per lo scambio. TU mi dai la casa se io pago l’affitto, tu mi paghi se io lavoro, e cosi’ via. Un adulto competente e’ un adulto capace di negoziare uno scambio che sia win-win per entrambe le parti. Negoziare in questo universo morale non e’ una sconfitta, e’ la norma. 

Uriel

lunedì 17 gennaio 2022

Investimenti esteri

Non bisogna mai dimenticare che il capitale non si sposta per portare il cane a spasso, ma per essere remunerato. Questo vale sia per chi acquista un titolo del debito pubblico, sia per chi acquista un'azienda. 

Chi si esalta perché "arrivano i capitali esteri" (ad acquistare aziende nazionali) dovrebbe sempre ricordarsi non solo del fatto che i capitali, nel mondo d'oggi, come arrivano ripartono (ed è piuttosto vano tentare di arginare il loro deflusso, con la connessa chiusura di aziende, per decreto). 

Andrebbe anche ricordato che mentre i capitali restano, se ne vanno all'estero almeno in parte i loro profitti (perché, appunto, gli imprenditori esteri vogliono essere remunerati).

Gli IDE (cioè "i capitali esteri che arrivano perché siamo tanto attrattivi") non sono un free lunch: possono anche risolverti un problema, salvarti un'azienda, farti crescere, ma te ne creano un altro: ti piombano sia il conto capitale  (perché sono debito) che il conto corrente (perché comportano un deflusso verso l'estero di redditi) della bilancia dei pagamenti.

ALBERTO BAGNAI

martedì 11 gennaio 2022

Il Nuovo Onnipotente

Nell’età contemporanea lo Stato è divenuto “il Grande Solutore”, il “Grande Padre”, il “Nuovo Dio”; e per conseguenza anche “il Grande Responsabile”. 

Se c’è una frana il colpevole è lo Stato che non l’ha prevenuta. Se qualcuno perde il lavoro tocca allo Stato fornirgli un reddito sostitutivo, e ciò anche se non ha alcuna voglia di lavorare. Chi ha un incidente sul lavoro, anche per colpa sua, poi deve vivere a spese dello Stato.

 Lo Stato deve provvedere alla salute di tutti (“le migliori cure a tutti indistintamente, gratis”), inclusi quelli che la propria salute la danneggiano; deve pensare alle strade, alla scuola, alla giustizia; al finanziamento dell’arte e della cultura; alla cura dei boschi e delle montagne, alla prevenzione dell’abbandono scolastico, della violenza domestica, e del maltrattamento degli animali. E non deve nemmeno dimenticare di far sorgere il sole la mattina.
Si è creata una situazione paradossale: Dio era considerato onnipotente ma gli si chiedeva poco. Addirittura gli si perdonava di non dare nemmeno il poco che gli era stato chiesto (“Aveva i suoi misteriosi disegni”). 

Allo Stato, che non è onnipotente, si chiede tutto e non si perdona niente. Neanche di non avere fatto ciò che era impossibile fare: per esempio modificare il clima e mettere in sicurezza il territorio contro gli eventi catastrofici. Ma almeno i terremoti potrebbe prevederli, ed eventualmente ricostruire tutto a sue spese, no?

GIANNI PARDO

domenica 9 gennaio 2022

Uomini e cani

Il rapporto tra cane ed essere umano è una delle cose più stupefacenti della natura e dell’evoluzione. 

Nella nostra società opulenta, la cosa di cui sentiamo più il bisogno è di avere compagnia e qualcuno che ci faccia sentire speciali. O che ci obblighi ad alzare il sedere dal divano. 

Per cui il cane “migliore amico dell’uomo” lo interpretiamo alla lettera. Con un cane ci compriamo un amico più fedele di un amico umano (perché non ha scelta). 

Ma in realtà i cani sono stati selezionati nei millenni per fare molto più che gli occhi dolci in cambio di crocchette o i personal trainer di cittadini impigriti: sono stati usati per cacciare, tirare slitte, trovare tartufi (o droga!), alzare le anatre, fare la guardia, combattere (purtroppo), spostare le greggi, persino per essere mangiati… 

Adesso tendiamo a scegliere i cani in base all’aspetto e alla nostra vanità o appartenenza a una determinata sottocultura, ma una volta i cani si sceglievano perché svolgessero un compito.

Gaia Baracetti

lunedì 3 gennaio 2022

Politica anni '80

DALL'APPELLO ELETTORALE DELL'ON. MARTE FERRARI

Cari  Amici,   
non  è  possibile  sottrarsi   dall'esternare  un doveroso, un  cordiale grazie  e ringraziamento a  Voi tutti  da parte mia, per la  più fattiva attenzione e positiva  considerazione per il Vostro forte tratto di attenzione  al mio impegno istituzionale, oltre che alla considerazione della mia iniziativa quale rappresentante alla nostra realtà territoriale.

Il mio impegno,  che ha interessato in questi anni  anche la loro famiglia  si  è  manifestato  onesto, leale  concreto  e  profondamente determinato per darVi risultanza positiva. 
La nostra  porta, la nostra  iniziativa non è mai  mancata anche per la dedizione dei miei familiari e delle mie e miei collaboratori.

Vi prego  di dar corso  alla Vostra attenzione per  realizzare un ampio schieramento di cittadini, di donne e di giovani, come di anziani, tale  da manifestare  un positivo  voto di  preferenza al  nome: Ferrari Marte nella lista del Partito del Progresso. 
Sono necessari oltre 32 mila voti di preferenza, scritti a fianco dell'emblema,  così il  nome  - Ferrari  Marte  - e  ciò  sarà ed  è possibile se  in ogni scheda  (grigia) della Camera avrà  avuto scritto da chi vota a fianco di  questo emblema: Ferrari Marte. 

Contattatemi se avete necessità. Vi sono diverse persone che  manifestano un indirizzo errato, che avendo  fatto il  mio  dovere, che  sono stimato,  di  fatto sarei  già eletto. 
State attenti è tutto falso. Se  nella scheda  grigia della  Camera  non vi  sarà scritto  di proprio pugno da ogni elettore: Ferrari Marte non verrà eletto. 
Per avermi rieletto  impegna Voi in famiglia ed  amici ove questi esistono  per  indirizzarli a  votarmi,  ripeto  scrivete sulla  scheda: Ferrari Marte.

La forza dell'onestà, la certezza  di un impegno sono i principi e la base ideale del mio impegno con  la moglie Erminia M. e la figlia Rossella. 
È importante  tenerci contattati per darVi  certezza al successo elettorale con preferenza nel voto politico di quest’anno.
Da parte mia, di Erminia e di Rossella un vivo e forte grazie con i più cordiali saluti  ed  arrivederci. 
Teniamoci  partecipi ed  in continuo contatto.

FERRARI ON. MARTE