sabato 16 novembre 2024

Patto col Diavolo

Un giorno il signor Mario Rossi, stufo di una vita piena di tristezze e di tribolazioni, evocò il Diavolo, che subito gli comparve davanti.
Il Diavolo chiese: Cosa vuoi da me, misero mortale ?
Mario Rossi rispose: Voglio farti la più classica delle proposte. Sono disposto a venderti la mia anima, se tu mi renderai felice per tutta la vita.
Il Diavolo accettò la proposta e predispose il contratto, che venne regolarmente firmato da entrambe le parti.
Mario Rossi allora disse: Ecco, ho accettato di venderti l’anima. Adesso adempi al tuo impegno.
Il Diavolo rispose: Certamente. Da domani e per tutta la vita, tu ti chiamerai Felice Rossi.
E se ne andò sghignazzando.
Giunto al termine della sua vita, tutta piena di tristezze e di tribolazioni, il signor Rossi ricevette la visita del Diavolo, ben deciso a prendersi quello che gli era stato promesso.
Il Diavolo disse: Il contratto parla chiaro. Io ti ho reso Felice per sempre, ora la tua anima spetta a me. E di sotto c’è l’inferno che ti attende.
Ma il signor Rossi, che aveva riflettuto a lungo sulla questione, rispose: caro il mio Diavolo, ti sbagli. Quel contratto non vale per me. Non mi riguarda.
Il Diavolo scoppiò in una fragorosa risata: Certo che ti riguarda. E’ firmato da te in calce. Proprio qui.
Ma il signor Rossi scosse la testa: Niente affatto. Il contratto è stato firmato da Mario Rossi. Ma io mi chiamo Felice Rossi.
E se ne andò sorridendo.

venerdì 8 novembre 2024

L'appetito delle donne

Circa a 10 anni avete capito una cosa: ai maschi piace guardare belle ragazze nude, o seminude. Questo fenomeno e' meno marcato nelle donne.
Si, ad alcune donne, diciamo il 3% , piace guardare bei maschi nudi.
Le altre entrano nell'argomento sesso come una persona senza appetito entra in un ristorante. Se il cibo e' buono ne mangiano un pochino, ma anche un panino a casa andava bene.
Il desiderio femminile e' comparso in letteratura come una cosa "democratica", cioe' di tutte le donne, solo nell'ultimo secolo. Prima le donne normali non avevano appetiti.
E la letteratura erotica celebra le poche ad avere appetito.

URIEL FANELLI

martedì 15 ottobre 2024

La rivoluzione degli Impressionisti

Il 15 Aprile 1875, a Parigi, Claude Monet, Camille Pissarro, Edgar Degas, Auguste Renoir e altri giovani artisti espongono per la prima volta dipinti che modificheranno radicalmente il corso della storia dell’arte: immagini e paesaggi quotidiani fatti di brevi tocchi di colori ad olio densi e nello stesso tempo aerei, in grado di trasferire sulla tela le sensazioni reali di aria, movimento e luminosità.

Il ruolo rivoluzionario dei quadri impressionisti, realizzati in base ad una precisa teoria della luce, è noto e riconosciuto da tutti; non sempre però si considera che questo radicale cambiamento nel linguaggio artistico è stato possibile anche grazie ad una banale innovazione tecnica: innovazione dei colori pronti in tubetto.

Grazie ad essi l’attrezzatura del pittore diventa agile, leggera e quindi facile da trasportare, ideale per dipingere in plein air; i colori in tubo sono più facili da utilizzare e permettono all’artista una maggiore libertà espressiva.

Questo è solo un esempio di come, certi aspetti tecnici, a volte molto semplici, sono fondamentali per la comprensione dell’operare artistico.

ALFREDO VERDI DEMMA

martedì 1 ottobre 2024

Cani e Piloti

Una donna era su un volo da Melbourne a Brisbane quando, inaspettatamente, l’aereo venne dirottato a Sydney. L’assistente di volo informò i passeggeri del ritardo e disse che chiunque volesse scendere poteva farlo, e l’imbarco sarebbe ripreso 50 minuti dopo.
Tutti scesero dall’aereo, tranne una donna cieca. Un uomo di passaggio l'aveva notata in precedenza, capendo che era non vedente perché il suo cane guida era rimasto tranquillamente sdraiato sotto il sedile di fronte a lei per tutto il viaggio.
Era evidente che avesse già preso questa tratta, perché il pilota si avvicinò a lei e, chiamandola per nome, disse:
"Kathy, saremo a Sydney per quasi un’ora. Vuoi scendere a sgranchirti le gambe?"
Kathy rispose:
"No, grazie, ma magari a Max farebbe piacere sgranchirsi un po'."
Ora immagina questa scena: tutti nell’area del gate rimasero immobili quando videro il pilota scendere dall’aereo con un cane guida al suo fianco, indossando degli occhiali da sole. Panico totale. La gente non stava solo cercando di cambiare aereo... stava cercando di cambiare compagnia aerea!
Storia vera...

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lunedì 23 settembre 2024

La Russia e gli armamenti

[La Russia] – per ragioni inerenti anche al suo suolo e al suo clima – è povero e moderatamente industrializzato. I russi sono poco oltre 140 milioni, ma il PIL del Paese è inferiore a quello dell’Italia (60 milioni). (...)

E tuttavia questo Paese ha una monocultura di (relativo) successo: l’industria delle armi.ha una monocultura di (relativo) successo: l’industria delle armi.

Per questo fatto le spiegazioni potrebbero essere molteplici, ma la più semplice è che si tratti di una scelta strategica, inerente ai principi fondamentali legati alla sopravvivenza della Federazione. 

Da sempre la Russia teme di essere invasa e dominata (le è del resto avvenuto ripetutamente, data la sua mancanza di confini naturali); dunque avere molte armi e, se possibile di ultimo modello, è una garanzia di sopravvivenza. Riuscendo poi a venderle anche all’estero, si possono prendere due piccioni con una fava. (...)

[Inoltre] i russi credono solo alla forza e questa è una sfida alla storia. In particolare al detto francese secondo cui on peut tout faire avec des baïonnettes, sauf s’asseoir dessus: si può fare di tutto con le baionette, salvo sedercisi sopra. 

Il senso è che vanno bene per una battaglia, ma non per la normalità. Se Roma è durata tredici secoli è perché, malgrado i suoi enormi difetti, godeva del consenso dei governati. 

Se invece la Russia è stata odiata dovunque abbia posato gli stivali (nell’Est europeo per 40 anni e più) è chiaro che era sprovvista della saggezza di Roma. O di Londra, nell’Ottocento.

GIANNI PARDO

domenica 15 settembre 2024

Filiere internazionali

Il settore dell’energia, così come l’informatica, la microelettronica e tanti altri, prospera grazie a collaborazioni e joint venture internazionali le quali rischiano di rimanere vittime delle crescenti tensioni politiche tra stati che stanno creando una frattura profonda tra l’Occidente e i paesi afferenti ai BRICS. 

Ad esempio, la Cina ha consolidato la leadership nel settore dei pannelli fotovoltaici monocristallini, mentre la UE ha da poco confermato l’intenzione di non sanzionare l’azienda russa ROSATOM a causa della forte dipendenza del comparto atomico europeo nei suoi confronti.

Se davvero Putin sta 'uccidendo' il sistema economico integrato a livello globale, potrebbe risultare molto complesso, se non impossibile, rilocalizzare efficacemente filiere produttive articolate in tutto il mondo, con pesanti ripercussioni per il mantenimento di tecnologie ritenute oramai ampiamente acquisite. 

E mentre all’umanità urge approntare risorse utili prima di schiantarsi definitivamente contro gli scogli dei limiti dello sviluppo, è davvero triste che la priorità venga accordata ad armamenti e altri strumenti utili solo per aggravare il disastro.

IGOR GIUSSANI

domenica 1 settembre 2024

Montanelli e l'Islam

L'Islam ebbe una grande cultura solo quando, nella loro cavalcata conquistatrice, i suoi Califfi incontrarono la cultura greca, quella egiziana e quella ebraica. Ma questo risale a Averroè e Avicenna, cioè a mille anni fa pressappoco. 

Da allora l'atteggiamento dell'Islam verso la cultura è sempre rimasto quello del famoso Califfo che, quando gli chiesero cosa dovevano fare della grande biblioteca di Alessandria da lui conquistata, rispose: "Se tutti quei libri dicono ciò che dice il Corano, sono inutili. Se dicono cose diverse, sono dannosi. Nell'un caso e nell'altro, meglio bruciarli". [...]. 
 
L'Islam è una religione di analfabeti, in cui la cultura è monopolio degli Ulema, che sanno solo di Corano e passano la vita a indagarne i misteri (che non ci sono). Citatemi un'opera d'arte e di pensiero islamica degli ultimi due o trecent'anni.

Indro Montanelli