venerdì 3 ottobre 2025

NBA - Pronostici 2025-2026

LUMEN - La stagione NBA è prossima ad iniziare. Te la senti di fare qualche pronostico, diviso per le due conference ?

COPILOT - Assolutamente sì! I pronostici per la stagione NBA 2025-26 sono già sulla bocca di tutti, e le due conference si presentano con scenari molto diversi. Ecco una panoramica delle squadre più accreditate e quelle pronte a sorprendere o deludere.

🏀 Eastern Conference: equilibrio e incognite

Favoriti:

  • Cleveland Cavaliers
    Nonostante gli infortuni a Darius Garland e Max Strus, sono considerati i principali candidati alle Finals dell’Est.
  • New York Knicks
    Forti dell’esperienza playoff e con Mike Brown come nuovo coach, potrebbero fare il salto definitivo.
  • Orlando Magic
    Con l’arrivo di Desmond Bane e Tyus Jones, il backcourt è tra i migliori della conference. Banchero e Wagner restano i leader.

Outsider:

  • Detroit Pistons
    La coppia Cunningham-Ivey è in crescita. Se confermano i progressi, potrebbero tornare protagonisti come ai tempi d’oro.
  • Milwaukee Bucks
    Giannis è sempre una garanzia, ma il roster è stato rivoluzionato. Serve tempo per trovare la giusta chimica.

🌅 Western Conference: dominio e profondità

Favoriti:

  • Oklahoma City Thunder
    Campioni in carica, con un record previsto di 64-18. Giovani, affiatati e affamati: sono i Warriors del 2015-16 secondo alcuni esperti.
  • Los Angeles Clippers
    Roster profondo e pieno di veterani. Se gestiscono bene i minutaggi, possono arrivare lontano.
  • Golden State Warriors
    L’arrivo di Jimmy Butler e il ritorno di Steph Curry potrebbero rilanciare le ambizioni dopo una stagione deludente.

Squadre in bilico:

  • Minnesota Timberwolves
    Dopo due finali di Conference, le aspettative sono alte. Ma la mancanza di un playmaker titolare potrebbe pesare.
  • Dallas Mavericks
    Il roster è sbilanciato e l’assenza di Kyrie Irving si farà sentire. Servirà una stagione perfetta da Luka Doncic.

LUMEN - Quali squadre potrebbero restare nel limbo della lottery, senza speranza, per tutta la stagione?

COPILOT - Alcune squadre sembrano già condannate a vivere una stagione nel limbo della lottery, tra sconfitte e speranze affidate al prossimo Draft. Ecco le principali candidate a restare fuori dai radar dei playoff per tutta la stagione NBA 2025-26:

🧊 Squadre nel limbo della lottery

🏀 Eastern Conference

  • Washington Wizards
    Con un record di 16-59 nella scorsa stagione e nessun vero miglioramento nel roster, sono tra i principali candidati al tanking.
  • Charlotte Hornets
    Anche loro tra le peggiori per vittorie-sconfitte. Il progetto attorno a LaMelo Ball non decolla, e la squadra sembra ancora troppo acerba.
  • Toronto Raptors
    Nonostante il talento di Scottie Barnes e RJ Barrett, le rotazioni confuse e le scelte discutibili in partita li rendono vulnerabili. Record previsto: 33-49.

🌅 Western Conference

  • Utah Jazz
    Hanno perso 60 partite su 76 nella scorsa stagione e sono stati multati per aver tenuto fuori Lauri Markkanen senza motivo, segno evidente di tanking deliberato.
  • San Antonio Spurs
    Anche con Wembanyama, il roster è ancora troppo giovane e privo di veterani solidi. Potrebbero migliorare, ma restare comunque fuori dai playoff.
  • Portland Trail Blazers
    In piena ricostruzione dopo l’addio di Lillard, puntano tutto sui giovani. Ma la strada è lunga e tortuosa.
Queste squadre potrebbero puntare tutto sui prospetti più ambiti del prossimo Draft.

mercoledì 17 settembre 2025

Paura d'Amare - (film)

Paura d’amare (Frankie and Johnny, 1991) è una piccola gemma nel repertorio di Al Pacino, e mostra un lato più tenero e vulnerabile del suo talento. 

Accanto a Michelle Pfeiffer, con cui aveva già condiviso lo schermo in Scarface (1983), Pacino interpreta Johnny, un cuoco appena uscito di prigione, che cerca di ricominciare la sua vita e conquistare il cuore di Frankie, una cameriera segnata da relazioni dolorose.

Una commedia romantica… ma con profondità

Diretto da Garry Marshall (lo stesso di Pretty Woman), il film mescola leggerezza e malinconia:Johnny è impulsivo, romantico, pieno di speranza.
Frankie è chiusa, diffidente, ferita da un passato difficile.
Il loro rapporto si costruisce lentamente, tra battute, silenzi e piccole tenerezze.
Non è una commedia brillante, ma una storia d’amore adulta, fatta di esitazioni e paure. E Pacino, lontano dai suoi ruoli da gangster o giudici tormentati, riesce a essere dolce, ironico, e sorprendentemente delicato.

Il duo Pacino–Pfeiffer

La chimica tra i due è palpabile. In Scarface erano travolti dalla distruzione, qui invece cercano una seconda possibilità. Michelle Pfeiffer è straordinaria nel rendere Frankie fragile ma dignitosa, e Pacino le dà il giusto contrappunto con un personaggio che non vuole vincere, ma convincere.

Un tocco poetico

Il film si chiude sulle note del Clair de Lune di Debussy, in una scena che è quasi una carezza. Dopo una notte di dubbi e confessioni, Frankie invita Johnny a restare. Guardano l’alba insieme. È un finale semplice, ma pieno di grazia.

COPILOT

martedì 2 settembre 2025

Lumen dixit (opera omnia)

Mappa Tematica del Blog “Il Fenotipo Consapevole”

1. Sociologia e Cultura

  • Temi: norme sociali, conformismo, potere, identità collettiva
  • Autori ricorrenti: Max Weber, Durkheim, Bauman, Foucault
  • Domande chiave:
  • Come si costruisce il consenso sociale?
  • Quali sono le illusioni condivise che reggono le società?

2. Biologia, Evoluzione e Comportamento

  • Temi: selezione naturale, altruismo, aggressività, istinti
  • Autori: Dawkins, Trivers, Sapolsky, Diamond
  • Domande chiave:
  • Quanto del nostro comportamento è biologico?
  • L’evoluzione spiega anche la morale?

3. Religione, Etica e Miti

  • Temi: fede, dogmi, potere religioso, morale imposta
  • Autori: Odifreddi, Harari, Nietzsche, Papa Pio XI (!)
  • Domande chiave:
  • La religione è una costruzione culturale o un bisogno evolutivo?
  • Qual è il ruolo della sofferenza nella narrazione cristiana?

4. Scienza e Pensiero Critico

  • Temi: metodo scientifico, razionalità, pseudoscienza
  • Autori: Popper, Kuhn, Sagan, Dennett
  • Domande chiave:
  • La scienza è davvero neutra?
  • Come distinguere il pensiero critico dal pensiero dominante?

5. Politica, Ideologia e Manipolazione

  • Temi: democrazia, propaganda, potere, libertà
  • Autori: Chomsky, Orwell, Marcuse, Pecchioli
  • Domande chiave:
  • Chi decide cosa è giusto pensare ?
  • Esiste una vera libertà di pensiero?

6. Psicologia e Percezione

  • Temi: bias cognitivi, emozioni, identità, autoinganno
  • Autori: Kahneman, Ariely, Freud, Jung
  • Domande chiave:
  • Quanto siamo consapevoli delle nostre scelte?
  • La razionalità è un’illusione?

7. Stile e Tono del Blog

  • Caratteristiche:
  • Ironico, tagliente, ma sempre argomentato
  • Uso sapiente della provocazione per stimolare riflessione
  • Linguaggio accessibile ma mai banale

giovedì 21 agosto 2025

Proverbi Inesistenti


= Il Diavolo fa le pentole, ma gli angeli fanno i coperchi.

= Rosso di sera, buon vino si spera.

= Meglio un infermiere vivo, che un dottore morto.

= Dio li fa, e poi li accoppa.

= Tanto va la gatta al lardo, che alla fine lo mangia tutto.

= Il primo amore non si scorda mai, soprattutto se l'hai sposato.

= Can che abbaia, non piglia pesci.

= Chi ha pane non ha denti, chi ha denti preferisce i grissini.

= Chi ben capisce, peggio risponde.

= Sotto la panca, la capra si riposa.

= Chi fa da sé, fa per uno.

= Corna e buoi dei paesi tuoi.

= Tra i due litiganti, il terzo fa il tifo.

= A caval donato, non si applica l'IVA

= Una rondine non fa primavera, due rondini sono una coincidenza, ma tre rondini fanno una prova.

= Sposa bagnata, sposa raffreddata.

martedì 5 agosto 2025

Bon Mot

Il motto dell'Agente di Commercio: L'UOMO E' PROCACCIATORE

Il motto dell’Avvocato: IL MIO REGNO PER UN CAVILLO.

Il motto del Farmacista: IN RIMEDIO STAT VIRTUS.

Il motto del Geografo: TUTTO IL MONDO E' PALESE.

Il motto dell'Informatico: NE' SERVER NE' PADRONI.

Il motto del Modellista Militare: LA GUERRA IN SANTA PACE.

Il motto del Notaio: ROGITO ERGO SUM.

Il motto dell'Oste: HIC SUNT BEONES.

Il motto del Sistemista al Totocalcio: IN HOC SIGNO VINCES.

Il motto dell’Apicoltore: ED E’ SUBITO CERA.

Il motto del Medico: CHI LA CURA LA VINCE.

Il motto del Ferroviere (francese): A LA GARE COMME A LA GARE.

Il motto dell’Ambientalista. PANDA SUNT SERVANDA.

Il motto del Prete: M’ILLUMINO D’INCENSO.

Il motto del Giardiniere: SE SON ROSE, PUNGERANNO.

Il motto del Matematico: ANDATE E MOLTIPLICATE.

Il motto del Grafico Pubblicitario: AI POSTER L'ARDUA SENTENZA.

Il motto del Fioraio: IL FINE GIUSTIFICA I MAZZI.

venerdì 25 luglio 2025

Borotalco - Film (1982)

<< Con 'Borotalco' Verdone dimostra di poter reggere un film da solo liberandosi dei suoi riuscitissimi personaggi e ricercando qualcosa di più maturo anche sul piano della regia, senza più l'aiuto del suo 'padrino' Sergio Leone. (…)

Nella vaporosità del borotalco, riecheggia l'ingenuità sognatrice di una intera generazione nella quale i protagonisti si rivedono a pieno (ma anche inteso come borotalco/droga che il protagonista rifiuta quasi con orgoglio).

Giudicato da molti superficiale il film al contrario ha dialoghi divertenti, ritmo spedito(a parte qualche momento di impasse) e cast di attori azzeccati, da Mario Brega manesco a Christian De Sica napoletano e cafone, da Angelo Infanti simpatico truffatore e insuperabile cialtrone (originalmente la parte era stata scritta per Gassman) a Eleonora Giorgi, che pur non essendo una grande attrice è sorprendente come sognatrice e credulona. (,,,).

E anche Verdone ingarra uno dei migliori personaggi della sua carriera, irresistibile quando si inventa storie sugli attori famosi e quando si trova al cospetto del temutissimo suocero; se nei primi due film si mostrava in più personaggi con panni diversi con questo ne mostra uno solo ma con due personalità differenti. >>



<< Un film da vedere: forse il miglior Verdone di sempre. Bravissima Eleonora Giorgi e tutto il cast: indimenticabile. Quell'Italia dei primi anni ottanta è così lontana da quella di oggi, tuttavia questo film attraversa il tempo.

Leggero come il borotalco il film racconta quella gioventù di fine anni 70 e primi anni 80; sogni ingenui che fanno da ponte per la fuga da una realtà opprimente (simboleggiata dai palazzoni enormi che spesso vengono inquadrati).

Si sa che la comicità di Verdone è sempre venata di malinconia: la crisi sociale avanza di pari passo a quella economica. Tra precariato e omologazione il culto dell'immagine, dell'apparire, prende il sopravvento. I ruoli, che ancora negli anni 60 erano ben chiari, sono smarriti e la solitudine è l'unica vera dimensione in cui si trovano tutti. (...)

Il finale, da cineteca assoluta, è sospeso. Sospesi i protagonisti, a metà di quel palazzone, sospeso il giudizio che Verdone rimette a noi, spettatori.
Ma non si può che simpatizzare e provare indulgenza per tutti i personaggi del film che rispecchiano così bene pregi e difetti degli italiani. >>

MY MOVIES

sabato 12 luglio 2025

Che cos'è il Denaro

E se tutto quanto ci è stato insegnato sull’economia – su valore, denaro e crescita – fosse fondamentalmente il contrario della realtà? E se le nostre proiezioni per il futuro non fossero solo ottimistiche, ma addirittura illusorie, dal momento che ignorano cosa siano realmente denaro e debito e, in ultima analisi, da cosa dipendano ?

Negli ultimi 75 anni abbiamo vissuto un’anomalia straordinaria: un’epoca alimentata da energia fossile a basso costo e concentrata, da un’espansione esponenziale del credito e da un insolito periodo di stabilità geopolitica. Ogni previsione mainstream – sull’intelligenza artificiale, sull’energia verde o sulla crescita perpetua del PIL – dà per scontato che questo momento sia la norma. Tuttavia, l’impalcatura di questa illusione sta iniziando a cedere.

Un recente post di Nate Hagens ha messo a nudo quanto l’economia tradizionale sia lontana dalla realtà fisica. Da qui è nato quello che state leggendo ora; cominciamo da dove la maggior parte degli economisti non comincia: dalla realtà. I libri di testo definiscono il denaro in base a ciò che fa : un mezzo di scambio, un’unità di conto, una riserva di valore. Ma questo non è ciò che è. Il denaro è un diritto su energia, lavoro e risorse future. E questo cambia tutto.

Il denaro moderno viene creato come debito, immesso in circolazione quando le banche erogano prestiti. E il debito non è solo un contratto finanziario. È una scommessa su un surplus futuro. Ogni dollaro preso in prestito oggi presuppone che domani si produrranno più beni, più energia, più capacità di rimborso, con interessi. Ma se non fosse possibile?

Abbiamo accumulato debiti finanziari su un mondo reale che non cresce altrettanto rapidamente. (...)

A livello globale [mondiale], il debito dichiarato ammonta a 345 trilioni di dollari, ma, se si considerano le passività fuori bilancio, il sistema bancario ombra e la leva finanziaria, la cifra probabilmente si avvicina ai 600 trilioni di dollari. Nel frattempo, il valore della valuta fisica statunitense è di soli 2.3 trilioni di dollari. Anche se quei dollari fossero garantiti – e non lo sono – la leva finanziaria del sistema è sbalorditiva.

Da una prospettiva biofisica, questi non sono solo numeri. Sono promesse di fornire beni e servizi reali in futuro: energia, manodopera, materiali. Se questi input non si concretizzano, le promesse non saranno mantenute. Il sistema allora si adatterà attraverso l’inflazione, il default, la ristrutturazione o il collasso.

Lyn Alden ci ricorda che il debito si basa sulla fiducia, non solo tra individui, ma anche tra sistemi giuridici, istituzioni e contesti geopolitici. Tale struttura è ora visibilmente compromessa. Ecco perché la contabilità convenzionale non coglie il punto. Ciò che ci troviamo di fronte non è solo uno squilibrio fiscale o monetario, ma uno squilibrio termodinamico tra aspettative e realtà.

Questa discrepanza invalida molti dei presupposti insiti nelle nostre visioni del futuro. Supponiamo, ad esempio, che gli investimenti in energia pulita possano raggiungere i 4.000 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. Ma da dove arriveranno l’energia e i materiali per realizzarla? Da dove arriveranno i capitali in un mondo saturo di debito? A quali tassi di interesse? In un sistema già sovra-indebitato, ogni nuovo dollaro di debito richiede un surplus futuro che potrebbe non essere più fisicamente possibile.
I mercati non risolveranno questo problema. Essi rispondono ai segnali di prezzo, che però sono distorti. Riflettono ciò che i ricchi possono permettersi, non ciò di cui la società ha bisogno. Ignorano il calo dei rendimenti energetici, il superamento ecologico e l’erosione della fiducia istituzionale. Come osserva Hagens, confondono la disponibilità a pagare con il valore reale.

ART BERMAN