La funzione complessiva dei predatori
negli ecosistemi sembrerebbe non pienamente compresa. Ho avuto modo, nei
mesi scorsi, di visionare un documentario sul ‘Fattore Paura’,
connesso alla presenza di predatori. Il documentario descrive come sia
stato necessaria la reintroduzione di uno specifico carnivoro (il
licaone), in una riserva naturale africana devastata da decenni di
guerre, per riequilibrare una popolazione di antilopi d’acqua fuori
controllo.
Si è osservato come la presenza dei
predatori influenzi a più livelli i comportamenti delle specie predate.
Nello specifico, le antilopi che si erano spinte a pascolare nelle
pianure, decuplicando ila popolazione della situazione pre-bellica, con
la ricomparsa dei licaoni sono tornate a nascondersi nelle boscaglie.
Questo ha influito sia sulla dieta che sulle abitudini riproduttive
della specie predata, portando ad una riduzione della popolazione molto
maggiore di quella dovuta ai semplici abbattimenti. (...)
L’assenza di predazione ha portato all’emergere di profili
comportamentali diversi da quelli selezionati in natura, operando una
selezione patologica degli individui, in ultima istanza premiando
caratteristiche indesiderate che hanno finito col portare la colonia
all’estinzione.
MAMMIFERO BIPEDE