I nostri studenti, come risulta dalle rilevazioni Invalsi, sono fra i più ignoranti del globo.
Come porre rimedio a questa situazione? Bocciando gli asini.
Ma un simile progetto è fantascientifico perché sbatte contro la convinzione nazionale che nella vita non servono le nozioni che danno gli studi, ma “il pezzo di carta” che li certifica.
E infatti si comincia con le raccomandazioni sin dalla scuola dell’obbligo.
Gianni Pardo
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