Il controllo sulla vita (del popolo) è sempre stato uno strumento nelle mani del capitale.
Il fattore umano è il più variabile tra i mezzi di produzione e, pertanto, fin dagli esordi, il capitale ha cercato di assoggettarlo, quindi di sostituirlo con la macchina e, infine, di stravolgerne la stessa essenza, rendendolo programmabile, rispondente ad impulsi meccanici, orientabile nei propri desideri e prevedibile quanto ai consumi futuri.
Si tratta dell’alienazione e della reificazione già ampiamente presenti nel pensiero di Marx, poi ripresi in varie declinazioni da molti filosofi successivi.
LUCA DINELLI
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