Massimo Chiriatti lancia un monito che dobbiamo accogliere e fare nostro: “Stiamo cercando attraverso le macchine di deresponzabilizzarci, quando invece dovremo essere più responsabili per evitare rischi sistemici e imprevedibili.”
Chiriatti giustamente osserva che “Il problema è che ci comportiamo come se il mondo fosse un dominio lineare, mentre non è così. Un dominio lineare è prevedibile e ha un basso grado di interazione tra gli elementi che contiene; in un dominio complesso, invece i legami causali sono difficilmente visibili e la prevedibilità estremamente bassa.
In psicologia ed economia ci sono fattori e cause che semplicemente non capiamo, o che hanno così alti livelli di interdipendenza che le previsioni ex ante sono inaccessibili dal punto di vista computazionale; pertanto le previsioni diventano disponibili solo ex post.”
Questo perchè la realtà è irriducibile, è incalcolabile ed è
imprevedibile, perciò invece di venerare l’intelligenza artificiale e
perseguire autisticamente come fanno le nostre istituzioni la svolta
digitale in tutti gli ambiti delle nostre esistenze “sarebbe meglio far
risolvere alla I.A. sia i problemi deterministici sia quelli
probabilistici, ma lasciare a noi tutto il resto, ossia quando ci sono
novità, incertezze e quando servono astrazione, intuizione e creatività”.
FRANCESCO CENTINEO
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