<< Il Padrino si pone nella storia del cinema come un pietra miliare. Un
capolavoro a cui tendere, da cui apprendere un modo di fare cinema oggi,
ahimè abbandonato.
L'elemento di fondo, ciò che permea tutta la
trilogia, è la PASSIONE! Una passione viscerale del regista verso la sua
creatura, una passione incondizionata da parte di un cast di attori
senza precedenti nella storia ( brando, pacino, duvall, de niro, keaton,
cazale), una passione eccezionale da parte dello scrittore che ha
fornito la trama del film. (...)
Dai commenti [del regista] emerge l'amore, perchè di questo si
tratta, che il regista ha riversato nel film. Parlo di cura dei
dettagli, parlo di uno chef che cura la sua migliore portata da far
recensire ai critici, con la più totale attenzione agli ingredienti,
alla cottura, a tutto ciò che fà di una creazione un'opera d'arte.
Perchè di arte si tratta quando si parla del Padrino.
Cosa occorre ad un
film per essere un capolavoro? Semplice, una grande sceneggiatura, un
grande regista, un grande cast. Presto detto, un romanzo splendido di
Puzo, un regista sopraffino che poi si confermerà con Apocalypse, e un
cast compsto dalla divinità del cinema Marlon Brando (Pacino dirà di
lui: "recitare con Marlon era come recitare con Dio"...); Al Pacino, che se Brando era Dio, può essere
considerato senza blasfemia, il figlio (...); un Robert Duvall magistrale, Diane
Keaton splendida, Cazale azzeccatissimo, ma come scordare James Caan e
tanti altri!
E' un capolavoro perchè fornisce un quadro fedelissimo
della realtà di quegli anni, crea un atmosfera ed un convogimento unici,
che fanno parteggiare per i "cattivi" che lo spettotore è indotto a
vedere come amici, quasi famigliari! Insomma, musiche di Rota e del
padre di Coppola, eccezionali, ambientazioni perfette, ricostruzioni
storiche ineccepibili!
Che dire, un film che non invecchia mai, un film
da rivedere allo sfinimento! (...) Un Film sublime, che è rimasto ineguagliato, e al pari dei capolavori
geniali di Kubrick, si colloca ai vertici dei film di ogni tempo! >>
<< Dal romanzo (1969) di Mario Puzo, la 1a parte della saga della famiglia
mafiosa Corleone, emigrati siciliani in America, il cui capo è Vito
Corleone (M. Brando) che per il suo enorme potere è chiamato “Don”. Alla
sua morte, nel 1945, prende il suo posto il figlio Michael (A. Pacino),
coraggioso ex eroe di guerra ed avvocato.
Madornale successo di
pubblico per quello che è un indiscusso capolavoro del cinema, primo di
una saga che fece risplendere nel firmamento di Hollywood il magistrale
Brando e lanciare Pacino, inquietante e al tempo stesso bravissimo.
Tutto in questo film è passato alla storia: il cast stellare, la
sequenza finale del battesimo in cui la festeggiata è nientemeno che
Sofia Coppola, figlia del regista, il tema musicale di Nino Rota, la
“cultura” mafiosa, gli ambienti siciliani. Anche se vederlo e
apprezzarlo non significa stare dalla parte della malavita. Ebbe 3
Oscar: film, regia, M. Brando. >>
dal sito MYMOVIES.IT