Paura d’amare (Frankie and Johnny, 1991) è una piccola gemma nel repertorio di Al Pacino, e mostra un lato più tenero e vulnerabile del suo talento.
Accanto a Michelle Pfeiffer, con cui aveva già condiviso lo schermo in Scarface (1983), Pacino interpreta Johnny, un cuoco appena uscito di prigione, che cerca di ricominciare la sua vita e conquistare il cuore di Frankie, una cameriera segnata da relazioni dolorose.
Una commedia romantica… ma con profondità
Diretto da Garry Marshall (lo stesso di Pretty Woman), il film mescola leggerezza e malinconia:Johnny è impulsivo, romantico, pieno di speranza.
Frankie è chiusa, diffidente, ferita da un passato difficile.
Il loro rapporto si costruisce lentamente, tra battute, silenzi e piccole tenerezze.
Non è una commedia brillante, ma una storia d’amore adulta, fatta di esitazioni e paure. E Pacino, lontano dai suoi ruoli da gangster o giudici tormentati, riesce a essere dolce, ironico, e sorprendentemente delicato.
Il duo Pacino–Pfeiffer
La chimica tra i due è palpabile. In Scarface erano travolti dalla distruzione, qui invece cercano una seconda possibilità. Michelle Pfeiffer è straordinaria nel rendere Frankie fragile ma dignitosa, e Pacino le dà il giusto contrappunto con un personaggio che non vuole vincere, ma convincere.
Un tocco poetico
Il film si chiude sulle note del Clair de Lune di Debussy, in una scena che è quasi una carezza. Dopo una notte di dubbi e confessioni, Frankie invita Johnny a restare. Guardano l’alba insieme. È un finale semplice, ma pieno di grazia.
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