giovedì 9 giugno 2022

Marxismo

Il marxismo non è affatto in primo luogo, come molti pensano, una dottrina economica. È innanzi tutto una teoria sociale il cui nocciolo è “l’umanesimo marxista”. 

A parere di Karl Marx, la società nata dalla rivoluzione industriale e dalla Rivoluzione Borghese del 1789, si è rivelata ingiusta. Questo filosofo aveva sotto gli occhi la Germania e la Francia della metà del XIX secolo e se le rappresentava come un sistema in cui panciuti borghesi capitalisti se la godevano mentre i proletari sudavano per un tozzo di pane. 

Egli piangeva soprattutto sui contadini che lasciavano le campagne per divenire gli schiavi dei nuovi opifici. Dimenticando che, se i contadini lasciavano le campagne per le fabbriche, era perché nei campi si faticava di più e si guadagnava di meno.

A Marx andava per traverso che nell’industria guadagnasse più di tutti proprio il padrone, colui che, pur avendo fondato l’impresa, ora non lavorava. E questo gli pareva ingiusto.  Al filosofo, a quanto pare, non passò mai per la mente il concetto di “rischio di impresa”.

GIANNI PARDO

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