Da: LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA
(...)
O NATURA cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! Assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.
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