giovedì 1 maggio 2014

L'attentato fallito - 7

Cap. 7 - Domenica


La settimana di lavoro era finita e finalmente, grazie al cielo, era di nuovo domenica. Dopo aver dormito fino a tardi e aver fatto un'abbondante colazione, Ben si sedette sul divano e si mise a sfogliare il giornale del mattino.
Anche se l'attentato era successo solo la sera prima, il Bristow Today riportava già in prima pagina la notizia dell'assassinio del giudice Stockton. Nonostante i titoli a tutta pagina, però, i servizi erano molto scarni perchè preparati in fretta e furia, con poco tempo prima di andare in stampa. C'erano anche alcune grandi fotografie, ma quasi tutte di repertorio: una del giudice Stockton, una della moglie Janet e una di Lincoln Street. L'unica "fresca" era quella con il corpo di Stockton sul selciato, coperto da un lenzuolo bianco.
Ben restò un attimo perplesso, quando vide la foto di Janet Stockton, perchè aveva l'impressione di averla già vista da qualche parte, anche se non ricordava bene quando. Poi lasciò perdere e si diede alla lettura degli articoli. Il giornalista riportava la cronaca dei fatti, così come erano stati ricostruiti, e riferiva le prime dichiarazione della polizia, ma per il momento non erano molto esaurienti.
Ovviamente, gli investigatori avevano già collegato la morte del giudice con la lettera minatoria da lui ricevuta pochi giorni prima. Ma, a parte questo, non avevano ancora nessuna idea sull'autore del delitto. E il giornalista che aveva buttato giù l'articolo, nel riportare le scarne dichiarazioni ufficiali della polizia, si limitava a fare delle semplici congetture e null'altro.
Ben però era un tipo curioso, e gli piaceva saperne di più. Per fortuna era già l'ora del notiziario di metà mattina. Ben si alzò e accese la televisione, sintonizzandosi sul canale locale che lo trasmetteva. La notizia dell'attentato era, ovviamente, il pezzo forte della trasmissione. Il conduttore, dopo aver riepilogato i fatti già riportati dai giornali, avvertì i telespettatori che c'erano notizie fresche sul delitto e diede la linea al collega che si trovava presso la sede della polizia.
La telecamera inquadrò una giornalista bionda con a fianco il capo della polizia di Bristow, Vernon Fleming. La giornalista annunciò che il capitano Fleming aveva delle dichiarazioni importanti da fare e gli cedette il microfono. Ben ascoltava attentissimo.
- Credo di poter dire - esordì Fleming - che il caso Stockton è ormai sostanzialmente risolto.
- Avete già scoperto l'assassino ? - chiese stupita la giornalista, che si aspettava certo delle rivelazioni importanti, ma non di quella portata.
- Riteniamo di sì.
- E chi sarebbe, il killer ?
- Un certo Trevor Ruffin. E' un nome ben noto negli ambienti della malavita.
- Un pezzo grosso dell'organizzazione ?
- No, al contrario. Ci risulta che facesse il killer di professione.
- Un pregiudicato, comunque.
- Sì, certo. Era stato processato più volte, soprattutto qui a Bristow, ma era sempre riuscito a farsi assolvere.
- E adesso ? L'avete di nuovo arrestato ? Ha confessato ?
- Niente di tutto questo. Ruffin è già morto.
La giornalista guardò Fleming con sincero stupore. Quello prometteva di essere un caso complesso, che richiedeva tanto tempo e tanta pazienza per essere risolto. E invece adesso le cose si stavano mettendo a correre più veloce di quanto si sarebbe mai aspettata.
- Morto come ? Ucciso dalla polizia ?
- No di certo. E' stato il caso a farci scoprire tutto.
Fleming raccontò dell'incidente verificatosi la sera prima, poco distante dal luogo dell'attentato, tra un grosso furgone e una piccola utilitaria giapponese. Del corpo senza vita trovato nell'auto accartocciata contro un lampione, riconosciuto come quello di Trevor Ruffin, presunto sicario della malavita. Del fucile di precisione rinvenuto nella vettura, che corrispondeva esattamente a quello usato per colpire Stockton. E dell'inevitabile conclusione alla quale era giunta la polizia.
- Quindi sarebbe stato Ruffin a sparare a Stockton ?
- Sì. Riteniamo di poter giungere a questa conclusione senza ombra di dubbio.
- E... il mandante ?
- Non abbiamo nessuna traccia e temo che non lo scopriremo mai. Ruffin era molto apprezzato nel suo mestiere, ma non aveva preclusioni. Può avere operato per conto di chiunque.
- Voi avete la lettera minatoria ricevuta dal giudice pochi giorni fa, non è vero ? - chiese la giornalista.
- Sì.
- Cosa ne dicono i vostri esperti ?
- Tracce non ne abbiamo trovate. Niente impronte e nessuna possibilità di scoprire qualcosa analizzando la carta, la colla o le lettere ritagliate. Tutto lascia pensare alla vendetta di qualcuno condannato da Stockton. Ma questo non ci aiuta più di tanto.
- Perchè ?
- Sono troppe le persone finite in galera dopo essere state condannate da lui. E' come cercare un ago in un pagliaio.
- Quindi ?
- Quindi si può dire che il caso, almeno dal punto di vista materiale è risolto. Per il mandante, ovviamente, proveremo a continuare le ricerche, ma sarà dura. Speriamo in un po' di fortuna.
- Quella ci vuole sempre - commentò la ragazza comprensiva.
- D’altra parte - continuò Fleming - non si può neppure escludere che Ruffin abbia agito da solo.
- Perchè ?
- Era appena stato processato proprio da Stockton, anche se era stato assolto per insufficienza di prove.
- Allora perchè avrebbe dovuto ucciderlo ?
Fleming allargò le braccia.
- Chi sa mai cosa passa per la testa di persone simili ? Forse odiava il giudice per come lo aveva trattato durante il processo. O forse aveva paura che il giudice si fosse accorto di qualche punto debole nella sua posizione e che decidesse prima o poi di riaprire il processo. Difficile dire.
- Abbiamo delle foto di questo Ruffin da mostrare ai nostri telespettatori ? - chiese la giornalista.
- Sì, certo. - rispose Fleming prendendo delle carte dal ripiano della scrivania.
Pochi minuti dopo, un primo piano di Trevor Ruffin, preso in occasione di uno dei tanti arresti subiti, campeggiava sul video a beneficio di tutti i telespettatori sintonizzati.
- Ehi ! – si disse Ben sgranando gli occhi. - Ma io quello lo conosco ! E' il bel tenebroso. L'amante di Tina Perry. Ma guarda che combinazione...


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