Per Joseph Ratzinger (poi Papa Benedetto XVI) «diversamente dallo Stoicismo e dall’Illuminismo, il Cristianesimo chiama col nome proprio di fratello solo il correligioso... per cui si è fratello del cristiano e non del non cristiano», perché «l’affermazione di una fraternità universale senza Cristo, stronca la missione»
In tempi più recenti mons. Athanasius Schneider ha polemicamente rimarcato che «la vera fraternità universale può esistere solo in Cristo, vale a dire tra tra persone battezzate»
Il Pedante
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