È vero che Hitler aveva una grande volontà di rivincita: e infatti nel 1940 impose che la resa della Francia fosse firmata nello stesso vagone ferroviario in cui ventidue anni prima la Germania aveva firmato la sua.
Ma i suoi piani, quali risultavano da Mein Kampf, non includevano una tremenda vendetta nei confronti della Francia o la sua annessione al Reich. Prova ne sia che i francesi credettero, col governo Pétain, di potersela cavare a buon mercato, malgrado la sconfitta. (...)
A parere di Hitler, il Lebensraum, lo spazio vitale di cui la Germania aveva bisogno, avrebbe dovuto trovarlo ad est, colonizzando la Polonia e la Russia. Il dittatore disprezzava gli ebrei e gli slavi ma addirittura, per quanto riguarda ad esempio gli inglesi, quasi gli dispiacque trovarsi in guerra contro di loro: bianchi, ariani, occidentali e di lingua germanica, avrebbero dovuto essere almeno neutrali.
GIANNI PARDO
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